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Anche la Kodak si inceppa: 10 mila a casa Troppi debiti, il presidente dimissionario annuncia un drastico piano di ridimensionamento Anche la Kodak si inceppa: 10 mila a casa Stop alle spese di investimenti e sviluppo, ceduta la Chemical NEW YORK. Pesanti venti di ristrutturazione anche alla Eastman Kodak: il gigante della fotografia ha rotto gli indugi e ha annunciato un maxi-piano di riorganizzazione delle attività che prevede l'eliminazione di 10 mila posti di lavoro. La società prevede tra l'altro di generare un cash-flow di 2,8 miliardi di dollari (quasi 4500 miliardi di lire) nel periodo 1993-1995 e di utilizzare i proventi delle sue attività per ridurre la sua esposizione debitoria. I diecimila posti di lavoro che saranno eliminati andranno a sommarsi ai duemila già tagliati nel corso di quest'anno. «Nonostante l'attesa crescita dell'attività dell'azienda ha dichiarato il presidente e amministratore delegato da qualche giorno dimissionario,Kay Whitmore - saremo costretti a ricorrere a misure do- lorose per raggiungere i necessari aumenti di produttività». Kay Whitmore ha poi illustrato le strategie con le quali la Kodak intende raggiungere i propri obiettivi di cash flow: «Ridurre le spese in conto capitale al livello del deprezza¬ mento, porre un tetto alle spese di ricerca e sviluppo e di gestione, cercare opportunità per trasformare in liquidi le attività dell'azienda». Nei 2,8 miliardi di dollari che si libereranno con l'attuazione di queste strategie non rientrano i proventi dell'annunciato «spin-off» della Eastman Chemical, dalla quale l'azienda conta di ricavare due miliardi di dollari, circa 3200 miliardi di lire. Le nuove misure di ristrutturazione aiuteranno la «regina della fotografia» a ridurre la montagna di debiti accumulati negli ultimi anni e le consentiranno di concentrarsi maggiormente sulle attività strategiche del settore videofotografico. Tra le vittime della crisi che da tempo attanaglia le finanze della società c'è anche il presidente ed amministratore delegato uscente: all'inizio di agosto Whitmore è stato praticamente costretto dagli azionisti a dare le dimissioni sull'onda di risultati deludenti e di crescenti contrasti sulla strategia da seguire per «raddrizzare» i dissestati conti della Kodak. [r. e. s.]