Wall Street infiamma le Borse di Zeni

Milano sempre record La discesa dei tassi scuote i listini. A New York sfondata quota 3600 Wall Street infiamma le Borse Milano sempre record MILANO. Sotto il segno del toro. Ovunque. Da Wall Street a Londra, da Parigi a Francoforte passando per la piccola ma mai come in questo agosto vivicissima Piazza Affari. Eh sì, salgono le quotazioni dei mercati azionari in questa estate dove il grafico della febbre dei mercati finanziari segna rialzi record. Record. E che record. Wall Street, il tempio delle Borse, ha ritrovato lo sprint dei vecchi tempi e ieri l'indice Dow Jones, l'indicatore dei 30 maggiori titoli industriali, ha addirittura superato senza troppi sforzi quota 3600, una specie di baluardo mai raggiunto nella lunga storia della Borsa di New York. Massimo storico, insomma. Spiegato e rispiegato dai guru delle maggiori banche e finanziarie americane come la reazione euforica del mercato alla previsione di un progressivo calo dei tassi d'interesse in Europa. Scommettono alla Merrill Lynch, banca d'affari con sede proprio di fronte a Wall Street: «I tassi europei arriveranno presto ai livelli di quelli statunitensi, tra il 4 e il 5%». Credono, agli analisti della Merrill Lynch, i mercati. E la previsione di nuovi libassi dei tassi, di nuovi cali nei rendimenti dei titoli di Stato, passa di telefono in telefono. La business community è veloce nel lanciare i suoi tam tam e l'effetto imitazione non ha bisogno di troppa pubblicità. Tokyo ha i suoi problemi per via dello yen che supera quota 100 per un dollaro. Ma a Londra, la City è mercato ambitissimo per gli investitori americani e giappone si. E così, alla City, è subito nuovo record: l'indice Ftse-100 va su dell'1,6% con scambi che mai nessuno, neppure a Lon dra, aveva visto nella settima na dopo Ferragosto. Idem ; Francoforte che con il +1,33% guadagnato ieri dal Dax ha toc cato il massimo da tre anni a questa parte. Idem a Parigi. A Palais Brongniart ieri non è sta to record storico ma il + 1,14% dell'indice Cac ha pur sempre infiammato gli scambi. Toro, toro: l'inno rialzista suona ovunque. Anche nelle Borse più piccole. A Madrid, per esempio, nella Madrid che contende a Milano l'ultimo posto nella graduatoria dei grandi e che come Milano sta vivendo giornate storiche: ieri sesto massimo consecutivo (+1,25%) con gli indici al livello più alto degli ultimi tre anni. Ma non è finita. Mercoledì 18 agosto è data che vuol essere ricordata a lungo nelle cronache borsistiche di mezzo mondo. E così ecco il + 1,66% di Amsterdam, il + 0,11% di Bruxelles dove a comprare sono ancora soprattutto gli stranieri, ecco il + 0,79% della compassata ma per una volta vivace Zurigo. E Piazza Affari? Indovinato, anche Piazza Affari esulta. Segna anche lei il suo nuovo record dell'anno (+1,79% e così siamo al +34% da gennaio) scommettendo sulla discesa degli interessi di Bot, Cct e Btp che, dicono gli operatori, porterà nuovi risparmiatori verso l'investimento azionario. E in effetti il popolo della Borsa sembra essersi risvegliato. I gestori dei fondi d'investimento scaricano in Piazza Afafri parte della loro nuova raccolta, gli stranieri comprano il comprabile (ieri i fondi Usa si sono concentrati sui titoli bancari), ma adesso anche dai borsini di provincia cominciano ad arrivare ordini sempre, più numerosi. Insomma, è toro, toro vero. E tutto, o quasi tutto, se ne avvantaggia: la Fiat (+1,18%) che è la blue chip più gettonata insieme alla Stet ( + 2,63%), le Generali ( + 2,46%) e Mediobanca (+4,02%), Comit ( + 2,54%) e Banca di Roma ( + 3,38%). Persino le Ferfin, fino a martedì in caduta libera, ieri hanno recuperato un 9,2% prendendosi la rivincita sui titoli di risparmio (quelli non svalutati a 5 lire di nominale) che hanno perso il 6,87% e sulle Montedison in calo dello 0,93%. Armando Zeni Francoforte e Londra festeggiano Piazza Affari vive giornate storiche Fiat, Stet, Generali le più gettonate Il presidente della Consob Enzo Berlanda

Persone citate: Enzo Berlanda, Merrill Lynch