L'Etna brucia e uccide quattro forestali di Fabio Albanese

E' di nuovo emergenza per i roghi, le vittime sono rimaste intrappolate durante un intervento E' di nuovo emergenza per i roghi, le vittime sono rimaste intrappolate durante un intervento L'Etna brucia e uccide quattro forestali Sorpresi e inghiottiti dalle fiamme nella pineta CATANIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Morti bruciati, divorati dalle fiam me che volevano spegnere. Sul l'Etna ieri sera si è consumata una delle più gravi sciagure mai avvenute nella zona: quattro "forestali" sono morti in un bosco in fiamme tra Castiglione di Sicilia e Linguaglossat ad una sessantina di chilometir"tìa Catania. Fra loro c'è una donna, Giuseppa Manitta, 42 anni, operaio stagionale della Guardia Forestale come Benedetto Mitìeo, 36 anni e il caposquadra Vincenzo Zumbo, di 52 anni. Era invece un esperto sottufficiale il brigadiere Francesco Manitta, 43 anni, solo omonimo della donna. I corpi sono rimasti in fondo ad un burrone, reso inaccessibile dalle fiamme che ancora a tarda sera avvolgevano la zona. I quattro facevano parte di una squadra di dodici guardie del corpo forestale regionale, accorse nel pomeriggio nella pineta di contrada ««Culmo»», nella zona nord est dell'Etna, per tentare di spegnere l'ennesimo incendio tra quelli che in questi giorni divampano sulle pendici del vulcano. Dal distaccamento di Linguaglossa era partita la solita squadra, due Land Rover e un'autobotte, incaricata di fare i rilevamenti e i primi interventi. Secondo le testimonianze dei colleghi i quattro, arrivati a bordo di uno dei fuoristrada, si sono allontanati dal gruppo per tentare di arginare il fuoco che lambiva un ere- paccio, la zona più impervia dell'intera collina sulla quale lavoravano. E' stato allora che il vento ha cambiato direzione, costringendo il gruppetto ad arretrare. Cosa sia accaduto da quel momento in poi, non si sa ancora. Si pensa ad una intossicazione da fumo che li ha storditi, o forse ad una violenta fiammata che ha spinto le quattro guardie nel burrone. Quando gli altri otto colleghi, rimasti incolumi, hanno dato via radio l'allarme, era ormai troppo tardi. Nella zona sono subito arrivati gli uomini del corpo alpino della Guardia di Fi- nanza; poi sono affluite decine di mezzi e un centinaio di uomini dei vigni del fuoco, carabinieri, personale della Croce Rossa e decine di volontari, aiutati dall'alto da un elicottero. Le squadre di soccorso hanno dovuto lavorare tutta la notte per tentare di spegnere l'immenso rogo che ha completamente avvolto una pineta in cima ad una collina. Ma, nonostante diversi tentativi di avvicinamento alla zona, non è stato possibile ancora recuperare i quattro corpi. Le ricerche, sospese nella tarda serata, riprenderanno questa mattina all'alba appena sarà possibile far levare in volo gli elicotteri per localizzare i cadaveri. Dei quattro, tutti sposati e con figli, tre erano operai stagionali; un lavoro per sbarcare il lunario, per appena 55 giorni all'anno. Da Catania è stato richiesto l'intervento di mezzi aerei antincendio della Protezione Civile, per tentare di spegnere l'incendio che quasi certamente è di origine dolosa. Fabio Albanese Anche una donna operaio stagionale ha perso la vita mentre lottava contro il fuoco sul vulcano Continua la guerra alle fiamme in Italia: anche ieri decine di focolai si sono accesi, impegnando centinaia di volontari e vigili del fuoco

Persone citate: Benedetto Mitìeo, Francesco Manitta, Manitta, Vincenzo Zumbo

Luoghi citati: Castiglione Di Sicilia, Catania, Italia, Linguaglossa