In cenere la gloria di lucerna
In cenere la gloria di lucerna Si sospetta un attentato. Sarà ricostruito In cenere la gloria di lucerna Era il più antico ponte coperto d'Europa LUCERNA. Le fiamme lo hanno avvolto in un istante e in pochi minuti lo hanno divorato: così il più antico ponte coperto d'Europa, il ponte in legno di Lucerna, è stato ridotto nella notte di martedì ad un cumulo di cenere e a monconi di legno anneriti. Il disastro è forse doloso, ma gli inquirenti non escludono l'ipotesi dell'incidente: il fuoco potrebbe essere partito da un battello ancorato vicino al ponte. Ieri mattina dalle rive del Reuss, gli abitanti di Lucerna osservavano increduli ed afflitti le rovine del «loro ponte». Le fiamme hanno divorato quasi tutto: solo le due spalle e la torre ottagonale in pietra si sono salvate. Costruito nel 1333, il «Kappellbruke» (ponte della Cappella) collegava le due rive del fiume Reuss ed era considerato il gioiello più prezioso della cittadina svizzera. Tutto in legno, custodiva nella struttura medioevale numerose pitture del '600, quasi tutte perdute nell'incendio, ed era una delle principali attrazioni turistiche elvetiche. Ma Lucerna non resterà a lungo orfana del proprio ponte. Le autorità municipali e della Confederazione hanno infatti annunciato che finanzieranno il restauro del «Kappellbruke»; l'opera dovrebbe essere ultimata già agli inizi del 1994. L'incendio è divampato verso mezzanotte. Rapidissime, le lingue di fuoco hanno avvolto il ponte. Un bagliore immenso s'è riflesso nelle acque del fiume, rischiarando la notte. Immediato l'allarme: 150 pompieri sono giunti sul posto. Il denso fumo causato dalla combustione del legno li ha costretti ad avvicinarsi indossando maschere anti-gas. Gli idranti, 14, hanno cominciato a rovesciare acqua sul ponte cercando di circoscrivere le fiamme; è intervenuto anche un battello anti-incendi. In soli undici minuti, le fiamme sono state domate. Ma il fuoco divoratore era stato ancora più rapido. «L'incendio è forse di origine criminale: il fuoco - secondo Warner Schnieper, responsabile dei lavori pubblici a Lucerna - ha divorato il ponte a una velocità spaventosa, come se fos¬ se stato appiccato in più di un punto». Ma un'altra ipotesi, la più probabile a questo punto, è che un rogo sia divampato a bordo di una delle numerose imbarcazioni ormeggiate nei pressi del ponte. Le fiamme si sarebbero quindi propagate ad altri battelli e quindi al ponte. E' stata aperta un'inchiesta, affidata alla polizia scientifica di Zurigo. In attesa dei risultati delle indagini, tra gli abitanti dominano lo sconforto e l'incredulità: «E' pazzesco - commenta un aziano con le lacrime agli occhi -: non riesco a crederci, la notizia dell'incendio mi ha colpito al cuore». Il ponte della Cappella era motivo di orgoglio per i lucernesi e luogo di passeggiate romantiche. Lungo circa 200 metri, il ponte attraversava il fiume e collegava le due sponde della città vecchia, poco prima che il Reuss si getti nel Lago dei Quattro Cantoni. Insieme alla torre, la «Wasserturn» in pietra situata a metà cammino tra le due spon¬ de, il ponte faceva parte delle antiche fortificazioni della città. Nel XVII Secolo, era stato adornato con 112 pitture su legno che illustravano il martirio dei santi patroni della città e le gesta dei primi confederati. Solo 30 sono state messe in salvo dai pompieri. Il ponte era stato restaurato a più riprese. Due anni fa, era stato fatto un inventario foto grafico del ponte e delle opere in esso custodite,. Grazie a questo materiale, sarà possibile procedere ad un restauro fedele. La città di Lucerna ospita un secondo ponte in legno, il «Pon te dei Mulini», anch'esso sul fiume Reuss. In seguito all'incendio del «Kappellbruke», le autorità lucernesi hanno deciso di accrescere le misure di sor veglianza intorno al secondo ponte e di sostituire con copie i dipinti che lo adornano. Si trat ta in particolare degli affreschi di Kaspar Meglinger, pitture di una «danza macabra» che han no un valore inestimabile. [Ansa-Reuter] A sinistra un'immagine del rogo di stanotte In alto una panoramica dopo il rogo. A destra come si presentava il ponte [foto ansa-reuteri
Persone citate: Kaspar Meglinger, Lungo, Reuss
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