Aziende cento adesioni per la Borsa della città

Aziende, cento adesioni per la Borsa della città Tra i requisiti, un certificato del Politecnico Aziende, cento adesioni per la Borsa della città Tutto pronto a Torino per la costituzione di una Borsa locale. Al via manca solo il «la» della Consob che non ha ancora varato un regolamento nel timore, dato il difficile momento economico, di un insuccesso. I promotori, guidati dal presidente dell'Ordine degli agenti di cambio del capoluogo piemontese, Franco Cellino, tuttavia non si sentono scoraggiati. «L'idea resta valida sostiene Cellino - anche se comprendiamo le titubanze della Consob». Come superarle? «Dipende dalla ripresa economica. Se ci sarà un miglioramento, entro la primavera prossima si potrà partire». Intanto per convincere la Consob si è pensato ad un consorzio di aziende che dall'autunno spingerà sull'acceleratore in modo da convincere la Commissione di controllo dell'importanza di una Borsa minore orientata sul mercato dell'Italia Nord-Ovest. In pratica Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. Poiché per il momento, tra le 100 adesioni ricevute, non ci sono aziende valdostane e liguri, dopo l'estate si tenterà di coinvolgerne alcune. Quante aziende potrebbero entrare tra le 100 che hanno risposto? «Ci sarà - risponde Cenino - una selezione naturale, imposta anche dai requisiti necessari per entrare nel mercato. Tra le richieste è previsto persino un certificato di avanzamento tecnologico rilasciato dal Politecnico per confermare il livello aziendale».

Persone citate: Cellino, Franco Cellino

Luoghi citati: Liguria, Piemonte, Torino, Valle D'aosta