Sicurezza sul lavoro Una raffica di multe

Quattrocento in 6 mesi, 72 nel '90 Quattrocento in 6 mesi, 72 nel '90 Sicurezza sul lavoro Una raffica di multe Positivi risultati deipm in pretura Il segreto? «La creazione dei pool» Quattrocento multe per violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro soltanto nei primi sei mesi di quest'anno. Ma tre anni fa, nell'arco di dodici mesi, la Procura presso la Pretura si era fermata a quota 72 sanzioni. Un grande salto di quantità e qualità, nelle indagini in questo settore ma anche in altri: inquinamento idrico e atmosferico, frodi alimentari e sofisticazioni, violazioni urbanistiche, e igiene del lavoro. Che cosa è successo, per far scattare in avanti le statistiche? Risponde il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, che coordina 1 pool di magistrati impegnati in questi settori: «Nel '90, appena istituita la Procura presso la Pretura, abbiamo pagato lo scotto di tutte le novità. C'è voluto un lavoro di riorganizzazione e un grosso impegno da parte di tutti per raggiungere i risultati di oggi. Sono migliorati i collegamenti con Usi, Nas, Ispettorato del Lavoro. Ma quello che ha determinato il successo è stata la creazione dei pool». I dati parlano da soli: le inchieste per infortuni mortali sul lavoro sono state soltanto2 nel 1990; 27 nel '91; 15 nel '92 e 12 nei primi sei mesi del '93. Quelle per frodi alimentari sono passate dalle 11 del '90 alle 86 di quest'anno. Nella giungla delle leggi e delle normative, sempre in evoluzione, che regolano questi delicati settori, la specializzazione dei magistrati è .stata l'arma vincente. Un'idea che porta la firma del procuratore capo Vladimiro Zagrebelsky, applicata anche tra i giudici per le indagini preliminari e i pretori. Facciamo un esempio: il titolare di un'azienda che ha inquinato con scarichi nocivi un corso d'acqua, dovrà avere a che fare con un pubblico ministero, un gip e un pretore che trattano quasi esclusivamente di tutela ambientale. Difficile pensaregiudice Raffa e Guariniello di scamparla. Nel campo dell'inquinamento idrico e atmosferico le inchieste sono passate dalle 73 del '90 alle 245 dei primi sei mesi del '93. Dopo tre anni di rodaggio, la Procura di Torino funziona come un orologio. Ed è diventata un'interlocutrice privilegiata dei ministeri dell'Ambiente, della Sanità, e della Protezione civile. A Guariniello è stato offerto un posto di consigliere nazionale della protezione civile. E' dalla Procura che partono gli input decisivi per controlli e ispezioni nelle aziende ad alto rischio, un settore fino a qualche tempo fa considerato terra di nessuno. I primi processi (Lampogas di Settimo, Butangas di Volpiano) testimoniano che la legge viene applicata, e in tempi brevi. «Abbiamo sollecitato la collaborazione di tutti i medici, ospedalieri e di famiglia - spiega il dottor Guariniello -, per segnalare tutti i casi di tumore riconducibili ad un'origine professionale». Risultato: in sei mesi, oltre 300 segnalazioni. Un aiuto notevole ai magistrati è arrivato dall'informatizzazione: alcuni funzionari Usi sono stati prestati alla Procura per registrare e catalogare le varie malattie. Spiega Guariniello: «Su casi di morti per malattie professionali si ricordano in Italia solo pochi nomi: Ipca, Acna. Niente di più. Solo da poco le indagini sono diventate più mirate e i risultati si vedono». E sono in aumento anche le denunce per colpa professionale come l'errore di un medico nella cura di una malattia o un intervento chirurgico sbagliato. Ora la Procura (24 tra pm e dirigenti) funziona, ma proprio la grande «produttività» dei pm rischia di mettere in crisi gip (sono 11 ) e pretori del dibattimento (ora sono 17) che risultano carenti di numero. Nino Pietropinto giudice Raffaele Guarinie

Persone citate: Guariniello, Nino Pietropinto, Raffaele Guarinie, Raffaele Guariniello, Vladimiro Zagrebelsky

Luoghi citati: Italia, Volpiano