Daniela conoscerà il fratello americano

Daniela conoscerà il fratello americano Si chiude dopo 2 anni la testarda ricerca dell'uomo venuto da Dallas per scoprire le sue origini Daniela conoscerà il fratello americano Informata da uno zio: «Lei e Gino ora sanno, tutto è in mano loro» Daniela è stata informata. Ora sa di essere stata adottata, come già sospettava. Ma sa anche di avere un fratello e una sorella: e questo non l'aveva mai immaginato. Pdentrerà sabato prossimo dalla Francia, dove è in vacanza con la famiglia, e probabilmente già domenica incontrerà Gino Martina tto: il fratello «americano» che dopo aver vissuto trent'anni negli Stati Uniti, a Dallas, si è trasferito nel 1991 a Torino, alla ricerca delle sue origini. Termina così una vicenda che, dopo il clamore dei primi giorni, tornerà ora nella sfera delle emozioni private. Anche l'incontro tra i fratelli (due erano stati adottati nel 1963 da una coppia di coniugi texani, mentre Daniela vive dal J 968 con una famiglia torinese) resterà un fatto privato dei protagonisti. Esattamente come è sempre stato un segreto per Daniela il passato della vera madre, uccisa a coltellate una gelida notte di ottobre 26 anni fa, in un prato di Mirafiori. La ricerca di Gino Martinatto ha avuto una svolta insperata quando ormai sembrava giunta in un vicolo cieco. L'uomo, saputa la verità sulla sua origine dalla famiglia adottiva, era venuto a Torino per cercare la madre, ma dai ritagli d'archivio della Stampa aveva scoperto che la donna era stata uccisa. Leggendo la cronaca del delitto, ha appreso anche che esisteva una sorellina, di cui in due anni non ha però trovato traccia. Fino al giorno di Ferragosto, quando un'infermiera - dopo aver letto la vicenda sul giornale - gli ha scritto rivelandogli nome e indirizzo di Daniela. Gli ultimi sviluppi ieri. E' stato rintracciato uno zio di Daniela, Giovanni, 70 anni, parrucchiere in pensione. Aveva già parlato a lungo per telefono con la nipote: «Dopo il primo articolo sul giornale l'abbiamo subito avvisata, volevamo prepararla perché decidesse in piena coscienza se incontrare o no Gino. Poteva accadere che non accettasse la nuova realtà, sarebbe stato umano, comprensibile. La nostra famiglia non le ha mai detto nulla, anche se è una ragazza matura, con un diploma ed un buon posto di lavoro. Conserviamo i ritagli di giornale di quel tragico fatto accaduto nel '67, pensavamo di consegnarle quei fogli ingialliti il giorno che si fosse sposata. Invece abbiamo avuto noi una grossa sorpresa: Daniela sapeva già da molti anni, «con quasi sicurezza» ci ha detto, di essere stata adottata, pur non avendone mai parlato in famiglia. E' stato uno del quartiere, quando era poco più che bambina, a dirglielo. Lei l'ha tenuto per sé, non si è mai confidata. Aspettava che fossimo noi ad affrontare l'argomento. Be', adesso Gino e Daniela sanno. Tutto è in mano loro». Marco Vaglictti Gino Martinatto ha trovato la sorella

Persone citate: Gino Martina, Gino Martinatto

Luoghi citati: Dallas, Francia, Stati Uniti, Torino