Da due anni 100 aziende attendono 17 miliardi
L'assessore regionale scrive al ministro L'assessore regionale scrive al ministro Da due anni 100 aziende attendono 17 miliardi Contributi Cee per zone industriali Entro il 25 nuovo blocco di domande Entro il 25 agosto le piccole e medie aziende delle aree a declino industriale del Piemonte possono presentare domanda per accedere ai contributi Cee. Hanno questa facoltà le industrie della provincia di Torino (escluso il capoluogo) e del VerbanoCusio-Ossola che investono per ristrutturare e potenziare le attività. Per il biennio '92-'93 il regolamento 2052 Cee è stato rifinanziato con 74 miliardi. Potrà accontentare 140 imprese. Un'occasione da cogliere, tanto più trattandosi di contributi a fondo perduto. C'è un "ma": i tempi lunghi dell'iter amministrativo. Infatti, a distanza di due anni, devono ancora ricevere i contributi le cento aziende comprese nell'elenco per ottenere i 17 miliardi previsti nella prima attuazione del regolamento 2052 dell'agosto '91 (furono 700 le domande). Sono un'ottantina le industrie del Torinese e una ventina del Verbano-Cusio-Ossola che, complessivamente, hanno già investito oltre 130 miliardi in ristrutturazioni. «Bisogna accelerare l'erogazione» ha chiesto l'assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Cerchio, in una lettera inviata ieri al ministro Paolo Savona. In un momento di grave crisi, di fronte a investimenti già fatti con oneri e posti finanziari pesanti «per queste piccole e medie aziende scrive Cerchio - l'arrivo dei contributi può rappresentare una boccata d'ossigeno, in taluni casi anche vitale». Le condizioni previste dal regolamento sono le stesse di due anni fa: le piccole aziende con un fatturato inferiore ai 7 miliardi annui e fino a 50 dipendenti possono chiedere contributi pari al 10% dell'investimento fatto; il contributo sale al 20% per le medie aziende con fatturato inferiore ai 22 miliardi e fino a 150 dipendenti. La selezione viene fatta verificando la rispondenza del progetto di trasformazione al regolamento 2052 e in base alla data della domanda sino ad esaurimento del fondo. Delle pratiche sono competenti i ministeri del Bilancio e dell'Industria e la commissione Cee. L'iter richiede verifiche e accertamenti sugli investimenti delle aziende: una procedura amministrativa molto macchinosa, che rischia di vanificare l'utilità del contributo. Anche l'Api e altre associazioni di categorie hanno sollecitato gli organi competenti ad accelerare il percorso. Per di più le piccole e medie aziende chiedono che nella ridefinizione per il Piemonte delle aree a declino industriale sia compresa anche la città di Torino. La richiesta è condivisa dalle autorità pubbliche e politiche. A settembre si spera di ottenere che dal '94 anche le industrie del capoluogo piemontese possano presentare domanda per i contributi Cee.
Persone citate: Giuseppe Cerchio, Paolo Savona
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