Truffa all'anziano troppi impuniti di Alberto Gaino

i giudici si avvalgono di esperti che studiano la psicologia delle vittime i giudici si avvalgono di esperti che studiano la psicologia delle vittime Truffa all'anziano, troppi impuniti In pochi casi l'autore del raggiro viene riconosciuto Il criminologo: testimoni disorientati, restano sotto choc «E' come se venissero rapiti psicologicamente, poi c'è il risveglio». Il dottor Virginio Oddone, specialista in geriatria e criminologia, è imo degli esperti che affiancano il pool «antitruffa» della Procura presso la Pretura, impegnato ad arginare i troppi raggiri compiuti ai danni delle persone anziane. «Non siamo in grado di fare paragoni con il passato, sappiamo solo che il fenomeno è frequentissimo - rivela il pm Giorgio Vitari, a capo del pool - e purtroppo largamente impunito sinora. Negli ultimi cinque mesi abbiamo convocato o sentito a casa 276 anziani vittime di queste truffe. Abbiamo mostrato loro gli album fotografici degli specialisti di questo reato e, per una decina di casi, sono stati identificati i responsabili. Non ci nascondiamo che è stato un risultato minimo. Stiamo lavorando per alzare il tiro contro i soliti ignoti». Lo studio suL profilo psicologico delle vittime. «Il primo riscontro - chiarisce Oddone - è stato sulle condizioni di questi anziani, del tutto nella norma. Non si pensi che si trattasse di persone con problemi psicologici particolari, tali da essere sottoposte alle cure di uno specialista. Gente di oltre 65 anni, spesso ancora attiva e tutt'altro che isolata socialmente. Semmai, un dato ricorrente emerso è la loro fragilità. Il particolare e l'eie- mento decisivo che siano state tutte individuate per strada, in una circostanza in cui si trovavano da sole e con i pensieri fra le nuvole, spiegano il successo della truffa. Sarebbe interessante sapere quante altre persone erano state contattate prima di queste». «Abbiamo a che fare con truffatori di mezz'età molto preparati nel catturare immediatamente la fiducia di un estraneo». Oddone ne descrive le tecniche. «Si presentano in coppia, per lo più formata da uomini. Ed esibiscono un'apparente larghezza di mezzi, come sempre: bei vestiti, auto lussuosa, 24 ore di pelle, telefono cellulare, denaro. Simboli sociali positivi. Il meccanismo psicologico è molto chiaro: gli essere umani sono plasmabili dall'influenza ambientale. In questo caso, il tocco di più efficace persuasività è spesso aggiunto dalla prospettiva, per il truffato, di compiere un'azione . meritevole. Sì, sollecitano anche l'ambizione e il desiderio di un facile guadagno, ma direi che è prevalente il tentativo di far leva sul senso di responsabilità e di protagonismo sociale». Vitari: «Si presenta tizio a nome del professor tal dei tali. "Ho un farmaco contro il cancro da consegnare al dottor... Sa dove abita? Mi può accompagnare?". Il medico di cui si parla non è in casa, ma la vittima apprende che il preparato contro il cancro va consegnato con urgenza. Chi deve farlo non può attendere. "Mi fido di lei, si vede che è una persona perbene... Però non dipende da me, da noi... Ci vorrebbe una garanzia". E così si finisce in banca. Altre volte si punta sui grandi ricordi di un anziano: la guerra, i momenti di forte solidarietà vissuti. "Sto cercando una persona che mi salvò dai tedeschi. Vorrei ripagarla con un lascito, ma devo ripartire"... Così si ritorna in banca dove la vittima preleva e consegna somme consistenti, sui 20 milioni». «Si punta sull'eloquenza torrenziale - ripete il dottor Oddone - capace di suscitare emozioni e disorientamento, e sul temporaneo isolamento del truffato. Lo si invita a salire in auto. Lo si porta in giro con le scuse più incredibili e, dopo questo tourbillon di situazioni contorte, si arriva al dunque, facendo leva sulla fisiologica riduzione di capacità dell'anziano rispetto alle novità». Le conclusioni dello studio consentono alla Procura di contestare l'aggravante della «minorata difesa» della vittima, che permette di perseguire d'ufficio il reato e di alzare il tetto della pena, ora francamente irrisorio (3 anni) per questi scenari. Alberto Gaino e del raggiro viene riconosciuto moni disorientati, restano sotto choc TRUFFE ULTIMI 5 MESI 276 TRUFFE 20 MILIONI BOTTINO MEDIO 10 COLPEVOLI IDENTIFICATI Negli ultimi cinque mesi i giudici torinesi del pool antitruffa hanno sentito 276 anziani vittime di raggiri

Persone citate: Giorgio Vitari, Virginio Oddone, Vitari