Possibile che la Fidal ignorasse di avere in casa un campione? di Pietro Mennea
=1 L'OPflNBONE DI MENNEA Possibile che la Fidai ignorasse di avere in casa un campione? BRAVO, bravo, bravissimo D'Urso. Se l'è guadagnata tutta la sua medaglia d'argento, mettendo paura al keniano Ruto e precedendo addirittura il campione del mondo in carica, l'altro keniano Konchellah. Un'impresa che chi è dentro lo sport può apprezzare a fondo, perché ha saputo ripetere, a breve distanza di tempo la grande prestazione ottenuta nelle semifinali. Ma il bravo nei suoi confronti suona quasi come una condanna per la Fidai. Già, perché a un uomo come lui pare sia stato chiesto, prima dei Mondiali, quello che in gergo si chiama un «tempo di conferma». E questo vuol dire che la nostra Federazione proprio non era sicura del valore del ragazzo. Allora i casi sono due: o la Federazione non ha seguito il ragazzo come doveva, oppure non lo conosce a fondo. In entrambi i casi mi pare una grossa colpa, proprio perché a un ragazzo simile non si può chiedere, 1 a pochi giorni dai Mondiali, una prova per diI mostrare la propria forma. Che cosa dovrebbe confermare un campione della sua caratura? D'Urso ha dato tutto, non si è risparmiato neppure un attimo, ha creduto sino alla fine nell'impresa. Alla fine era proprio sfinito, tanto che Konchellah lo ha rimontato sino a sfiorare il suo argento. Per quanto riguarda la finale dei 400 maschili, pronostico rispettato in pieno e vittoria meritata di Johnson su Reynolds. Ma quest'ultimo a mio parere è stato il vero vincitore di questi Mondiali per il solo fatto di essere riuscito a parteciparvi. Tutti conosciamo le sue vicende, il doping, la squalifica, la polemica con Nebiolo e la Iaaf. Ebbene, Reynolds ha saputo riemergere. Non sarà più l'uomo del record del mondo, ma sono certo che prima o poi potrà tornare a fare quei tempi, sempre che Nebiolo gliene dia la possibilità... E in attesa della finale dei 200, quella che, come potete capire, mi sta particolarmente a cuore, un'ultima annotazione significativa: anche nei 400 i finalisti erano tutti di colore, così come i 100 domenica e, forse, i 200 venerdì. A questo punto mi domando che fine abbiano fatto quelli bianchi come me... Pietro Mennea lea^J
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