Caselli: più giudici a Palermo

Caselli: più giudici a Palermo Il procuratore capo al Tg 1: «Solo qui ci sono 2500 indagati per mafia» Caselli: più giudici a Palermo «Siamo quaranta, ne servirebbero almeno il doppio» Il procuratore capo della Repubblica di Palermo, Giancarlo Caselli in un'intervista al Tgl ha affrontato i problemi della procura del capoluogo siciliano,, la più impegnata sul fronte antimafia. Dottor Caselli, la procura della Repubblica di Palermo non ha mai avuto un carico di lavoro così imponente. La situazione degù organici qual è? «La situazione degli organici della procura di Palermo è di assoluta inadeguatezza. Attualmente i sostituti sono 40, per il carico di lavoro della procura di Palermo dovrebbero essere molti, molti, molti di più. A Milano sono 47, a Napoli 51, a Roma 53. Limitando le nostre considerazioni alla procura distrettuale cioè a quella che si occupa di mafia attualmente Palermo ha oltre 2500 indagati di cui un migliaio circa propriamente nel territorio di Palermo, gli altri ripartiti fra Termini Imerese, Sciacca, Trapani, Agrigento e Marsala. Ciascuna di queste città per quanto riguarda i fatti di mafia riversa il suo carico di lavoro su Palermo che finisce per essere una procura distrettuale che deve sopportare un carico di lavoro immenso, sterminato, al quale dovrebbe corrispondere un organico altrettanto immenso. Se oggi siamo 40 mi sia consentito dire che dovremmo essere il doppio». C'è poi un problema della sicurezza per i giudici di Pa¬ lermo e per quelli delle «procure di periferia»? «Questi problemi sono maggiori a Palermo anche perché la mafia, a differenza forse speriamo di Tangentopoli, non è soltanto fenomeno del passato, fenomeno di ieri; è fenomeno ancora di oggi e purtroppo di domani e di dopodomani. Quindi l'organico della procura deve far fronte ad un problema continuamente in evoluzione per quanto riguarda la sua concreta pericolosità; problemi di sicurezza che aumentano perché le inchieste che oggi si fanno a Palermo con la legislazione vigente domani per quanto riguarda il dibattimento dovranno essere trasferite a Termini, Sciacca, Trapanti, Agrigento e Marsala ma dovranno essere seguite ovviamente dal p.m. che ha fatto l'inchiesta perché l'inchiesta possa rendere al massimo con problemi di spostamento di carattere logistico che si riflettono sulla sicurezza». Il procuratore capo di Palermo, Giancarlo Caselli, chiede il raddoppio degli organici

Persone citate: Caselli, Giancarlo Caselli, Marsala, Sciacca