Condono e Irpef il Fisco fa man bassa

Nei primi sei mesi le entrate sono cresciute del 9,3%- Ma c'è una voce negativa: è l'Iva Nei primi sei mesi le entrate sono cresciute del 9,3%- Ma c'è una voce negativa: è l'Iva Condono e Irpef, il Fisco fa man bassa E mancano ancora lei, Iciap e 740 ROMA. Questa volta il Fisco ha davvero fatto il pieno. La grande fuga non c'è stata, i proclami e gli inviti alla diserzione sono stati battuti. Le entrate tributarie dei primi sei mesi del '93 hanno fatto registrate un aumento del 9,3% rispetto allo stesso periodo del '92, passando da 193.996 a 211.984 miliardi. Solo a giugno, per il forte incremento delle imposte sul reddito e sul patrimonio (oltre 53 mila miliardi dovuti soprattutto all'autotassazione, al condono e alla rivalutazione dei beni) il tanto contestato erario ha incassato 67.858 miliardi ( + 21,3% sul giugno 92). Al ministero delle Finanze stemperano i toni della vittoria, ma ammettono che nei primi sei mesi - spiega una nota del ministero delle Finanze che ieri ha comunicato questi dati - «l'incremento del gettito è dovuto in particolare ai favorevoli risultati registrati nel comparti delle imposte sul patrimonio e sul reddito ( +17,5%), che comprendono una rilevante quota dell'autotassazione, del condono e della rivalutazione dei beni aziendali; delle imposte sui generi di monopolio ( +11,5%); del lotto, lotterie ed altre attività di gioco (+7,4%)». I risultati più favorevoli sono dovuti all'Irpef (più 18,1%), all'Irpeg (più 45,2%) e all'Ilor (più 8,2%). Un buon gettito è stato anche raccolto con la terza rata del¬ la rivalutazione obbligatoria dei beni aziendali (il fisco ha incassato 2236 miliardi rispetto ai 1900 previsti) e dall'imposta patrimoniale sulle imprese (che ha registrato un gettito complessivo di 3712 miliardi). Cauto il commento delle Finanze: «Risultati buoni - sostengono i funzionari del ministero -, superiori alle previsioni, ma non si possono utilizzare toni trionfalistici». Al ministero aggiungono però che per avere una visione completa dell'andamento delle entrate occorre valutare il gettito complessivo derivante dalla dichiarazione dei redditi (il cui termine di pagamento è scaduto il 15 luglio) e quello derivante dall'Ici (scadenza 19 luglio) e dall'Iciap (che scade invece il 31 luglio). Ma fra tante voci positive (per il Fisco) se ne registra una in «rosso»: è quella dell'Iva, il cui calo (-5,7%) è dovuto in parte agli effetti del mutato regime degli acquisti intracomunitari, in parte alla caduta dei consumi. In compenso sono aumentati del 207,2% gli incassi dovuti alle concessioni governative e del 52,2% il gettito raccolto con le imposte di bollo. Anche a giugno il maggior gettito incassato è stato raccolto con le imposte sul reddito (aumentate del 30,1%): l'Irpef (28.835 miliardi) è cresciuta del 46,8%, l'Irpeg (8474 miliardi) del 48,2%, l'Ilor dell'8,7% rispetto al giugno '92. La patrimoniale sulle imprese ha dato un gettito di 3298 miliardi. Per le tasse e imposte indirette sugli affari il decremento nei sei mesi è stato dèi 2,7%, riconducibile al mutato regime Iva sugli acquisti intracomunitari, ai trasferimenti alla finanza locale e all'incremento delle risorse devolute alla Cee ( + 928 miliardi). Il gettito lordo dell'Iva è stato di 44.044 miliardi, inferiore come si è detto del 5,7% rispetto allo stesso periodo del '92. Dal condono, compresa la parte collegata alla riapertura dei termini, l'erario ha infine incassato complessivamente 2612 miliardi, mentre il ravvedimento operoso ha fornito 179 miliardi. [r. e. s.] «Le leggi tributarie devono superare la fase dell'emergenza Qualcosa si sta muovendo ma i tempi sono lunghissimi» «Le leggi tsuperare lQualcosa ma i temp A sinistra, nella foto grande, Victor Uckmar Accanto il ministro delle Finanze Franco Gallo e qui sopra il tributarista Giulio Tremonti Contribuenti in coda in un ufficio del Fisco

Persone citate: Franco Gallo, Giulio Tremonti, Victor Uckmar

Luoghi citati: Roma