Sarà femmina? Lo dice il sangue

Tokyo, il metodo sperimentato su cinque feti. I ricercatori italiani: aspettiamo i dati Tokyo, il metodo sperimentato su cinque feti. I ricercatori italiani: aspettiamo i dati Sarà femmina? Lo dice il sangue Un prelievo alla madre stabilisce il sesso dei nascituri Sarà maschio o femmina? Sinora, per individuare il sesso del nascituro si ricorreva al prelievo del liquido amniotico, oppure all'esame dei villi coriali. Entrambe le analisi consentono anche la diagnosi prenatale di eventuali tare genetiche. Ma possono comportare qualche rischio per feto e madre. Dal Giappone adesso arriva un metodo nuovo, «assolutamente sicuro e senza controindicazioni» dicono i ricercatori, pe*r determinare il sesso del bambino che nascerà. Metodo semplice e indolore: l'esame del sangue della madre. Non soltanto. Proprio come l'amniocentesi e i villi coriali, l'esame del sangue materno permetterebbe anche di individuare eventuali tare genetiche: attraverso l'analisi del Dna fetale presente nelle cellule del sangue del nascituro miste a quelle del sangue materno. La notizia è uscita ieri sul quotidiano giapponese «Yomiuri». L'equipe ostetrica guidata dal professor Haruo Takabayashi della Clinica universitaria di Kanazawa, riferisce il giornale, con il nuovo metodo ha già individuato il sesso di cinque bambini giapponesi. Spiega l'articolo che l'analisi del sangue materno consente di identificare la presenza di globuli rossi nucleati del feto nel periodo di gravidanza compreso fra le otto e le 23 settimane di gestazione. I globuli rossi nucleati sono un decimo circa del totale dei globuli rossi prodotti dal midollo osseo in via di svi¬ luppo nel feto, e non vengono più prodotti dopo la nascita. E' appunto l'analisi del Dna nel nucleo dei globuli rossi che consente di individuare eventuali tare genetiche assai prima di quanto fosse possibile fare con l'amniocentesi o l'esame dei villi coriali. La notizia non arriva inattesa fra i ricercatori italiani: sembra che sulla stessa strada si stia lavorando anche in Europa. Negli Stati Uniti, a Men¬ phis, nel Tennessee, il programma di lavoro in questo senso avrebbe già dato risultati positivi. Ma per esserre certi che la via dell'esame del sangue materno sia realmente praticabile, e con risultati certi, è necessario disporre di un numero sufficiente di dati. E aspettare che la ricerca giapponese compaia su pubblicazioni scientifiche. Quel che stupisce, dicono gli addetti ai lavori in Italia, è che notizie del genere appaiano su un quotidiano a diffusione popolare anziché su una rivista specializzata. Lo stesso «Yomiuri» un paio d'anni fa aveva annunciato un altro programma di ricerca che riguardava i bambini nel grembo materno: attraverso l'elaborazione elettronica dei tratti somatici di padre e madre, un computer sarebbe stato in grado di fornire immagini del nascituro ai vari stadi della futura vita, neonato, infante, adolescente, ragazzo, uomo, vecchio. Non si è saputo se l'invenzione sia poi stata sfruttata, e da quante persone. [r. cri.] Un metodo scoperto dai giapponesi permette di conoscere il sesso del nascituro con l'esame del sangue della madre

Persone citate: Haruo

Luoghi citati: Europa, Giappone, Italia, Stati Uniti, Tennessee, Tokyo