«Giudici non toccate Rosa»

Cagliari, la raga2za rimasta sola con tre fratellini non vuole lasciare la Sardegna. Oggi il tribunale decide Cagliari, la raga2za rimasta sola con tre fratellini non vuole lasciare la Sardegna. Oggi il tribunale decide «Giudici, non toccate Rosa» Il paese schierato con l'orfana-mamma CAGLIARI. Un paese intero schierato con Rosa. Rosa Smenghi, la ragazzina di 17 anni che ha chiesto di poter badare ai fratelli dopo la tragedia in cui, a Porto Vesme, il 5 agosto, i genitori e i tre fratelli più piccoli sono morti annegati. «Eravamo una famiglia unita, papà, mamma e noi sette figli. Ora siamo rimasti soli. Perché dovremmo soffrire ancora? Vorrei che ci concedessero di restare in Sardegna. Gli zìi e il paese possono aiutarci» aveva chiesto Rosa le settimane scorse. In questi giorni, il tribunale per i minorenni di Cagliari ha ipotizzato l'affidamento di tutti e quattro i ragazzi a uno zio che vive e lavora in Germania. Rosa e i bambini hanno pianto a questa notizia, e San Giovanni Suergiu si è schierato con loro. Stamattina alle 9, a Cagliari, ci sarà una riunione: il sindaco di San Giovanni - il dottor Enrico Piras, nominato tutore dei ragazzi - il giudice del tribunale e gli assistenti sociali discuteranno il futuro di Rosa e dei suoi tre fratellini. La custodia temporanea di Rosa e dei tre bambini è già stata affidata a quello «zio tedesco»: Dario Trullu è in questo periodo in vacanza in Sardegna e ospita i ragazzi nella sua casa di Narcao, un paesino poco distante da San Giovanni. State male con lui? Rosa risponde di no, e spiega che il problema è diverso: «Vorremmo restare in Sardegna. Qui siamo stati sinora, e qui vorremmo rimanere. E' la nostra terra, c'è la casa dei nostri genitori, il paese in cui siamo cresciuti». E il paese dichiara a Rosa, al sindaco, ai magistrati tutto il suo appoggio: la comunità intera potrebbe prendersi cura dei quattro orfani, e aiutarli a diventare grandi. Non è escluso che durante la riunione di stamattina anche questa possibilità venga esaminata. Rosa Smegni guarda perplessa chi le elenca ipotesi per il suo futuro. Teme che tutto questo gran parlare di loro nuoccia ai fratellini, Donatella di 6 mesi, Jessica di 4 anni e Gabriele di 5. Spiega Rosa: «Piuttosto che andare in Germania, preferirei andare dagli zii che abitano in Lombardia. Ma più di tutto mi piacerebbe restare qui. Sarò una mamma per i miei frateli. Ci riuscirò, con l'aiuto della gente del paese che ci conosce e ci vuole bene. E appena avrò la maggiore età potrò essere la loro madre anche di fronte alla legge». Ma la legge prevede che sia un adulto ad avere la patria potestà. «Vuol dire che aspetterò» aggiunge Rosa coraggiosa e determinata: «Ora sono preoccupata per Jessica, piange sempre, era la più vicina a mia madre, che la portava sempre con sé. Ma io sono pronta a tutto. Se ci sarà da fare sacrifici, non mi tirerò indietro, e con me anche il mio fidanzato. Lui mi aspetterà». Il progetto è di sposare Davide Pinna, poco più grande di lei: «Ora sono disoccupato ma dovrei lavorare come operaio edile - spiega il ragazzo -. Fra un anno Rosa avrà 18 anni: ci sposeremo e saremo pronti per allevare i miei cognati che diventeranno miei figli. Voglio molto bene a Rosa ma anche ai suoi tre fratellini e lavoreremo insieme per farli crescere come se avessero ancora un papà e una mammà». Il futuro dei fidanzatini, come quello dei tre piccoli, è ora in mano alla legge. All'incontro a Cagliari, stamattina, partecipa anche il consigliere comunale anziano di San Giovanni Suergiu, Mirando Basciu. «Questa mattina nel municipio del paese, che ha pFeso a cuore la vicenda, si è tenuto un vertice - ha spiegato Basciu - abbiamo chiarito che come amministrazione non siamo favorevoli alla partenza dei quattro orfani per la Germania. Forse è meglio invece che rimangano in Italia, ed in attesa che Rosa diventi maggiorenne, può essere affidata assieme ai bimbi agli zii che abitano a Gorgonzola, in Lombardia. Qui ci sono cinque nuclei famigliari dei fratelli del padre». L'idea, che verrà proposta al giudice, è condivisa anche da Rosa che lo scorso anno trascorse quasi 3 mesi in Lombardia dagli zii. «In fondo si tratterà di aspettare la maggiore età in attesa del ritorno nell'isola. Cercherò un lavoro per mantenere i miei fratellini - ha commentato Rosa - mentre Davide verrà a trovarmi quando potrà o scenderò io». Per il biglietto daranno una mano anche gli amministratori comunali che sperano rientrino a vivere a San Giovanni. Marco Aresu I ragazzini perora sono stati affidati a uno zio che dovrebbe portarli in Germania «La nostra casa è qui» Qui accanto. Rosa Smenghi 17 anni, la ragazza rimasta sola con tre fratellini dopo la tragedia a Porto Vesme, il 5 agosto 'dove sono annegati i genitori e altri tre fratelli, tra cui Teresa (foto a destra, con la maestra)

Persone citate: Aresu I, Basciu, Dario Trullu, Davide Pinna, Enrico Piras, Rosa Smenghi