MADRE DEI PROPRI FRATELLI

MADRE DEI PROPRI FRATELLI MAGGIORENNE A17 ANNI? MADRE DEI PROPRI FRATELLI ROSA Smenghi è una giovane donna di 17 anni che, a chi la vede e l'ascolta parlare dai teleschermi, comunica una sensazione di grande consapevolezza e maturità. Rosa Smenghi è una giovane donna di 17 anni che, da due settimane, si è trovata a essere di fatto - capofamiglia di una famiglia distrutta. Dodici giorni fa era solo la maggiore di sette figli che, con padre e madre, facevano il bagno nelle acque di Porto Vesme, sulla costa meridionale della Sardegna. Un bagno, come dire?, «povero» in acque «poverissime» (ce ne sono, eccome!, anche in Sardegna): il mare più inquinato dell'isola, che raccoglie gli scarichi di stabilimenti industriali, sospettati di produrre materiali altamente tossici. Padre, madre, tre figli e un loro amico, mentre fanno il bagno in quelle acque, si perdono tra i canali di raffreddamento di uno stabilimento e muoiono affogati. Rosa e i fratelli superstiti vengono affidati provvisoriamente a uno zio e il sindaco del loro paese, San Giovanni Suergiu, viene nominato tutore. Oggi, il tribunale dei minorenni di Cagliari dovrà decidere del loro futuro: a chi affidarli? Chi indicare come «padre» e «madre» di bambini che hanno, rispettivamente, 6 mesi, 4 e 5 anni? Gli zii in Germania o quelli in Lombardia? Rosa Smenghi si è espressa con chiarezza. Vuole essere lei la «madre»: tra pochi mesi sposerà il suo fidanzato, metterà su famiglia e in questa famiglia - lì, a San Giovanni Suergiu - accoglierà i propri fratelli. La popolazione e il Consiglio comunale del paese stanno dalla sua parte e garantiscono solidarietà, tutela, aiuto. La decisione che dovrà prendere il tribunale dei minorenni è di quelle che, davvero, fanno tremare le vene ai polsi. La ma Luigi Manconi CONTINUA A PAG. 2 QUINTA COLONNA

Persone citate: Luigi Manconi, Rosa Smenghi

Luoghi citati: Cagliari, Germania, Lombardia, San Giovanni Suergiu, Sardegna