La reggia dell'imbianchino

Irruzione dei carabinieri in un alloggio di via Monferrato 2Q Irruzione dei carabinieri in un alloggio di via Monferrato 2Q La reggia dell'imbianchino In casa refurtiva per tre miliardi Un imbianchino ladro aveva in casa preziosi e pezzi d'antiquariato per un valore di tre miliardi. Il tutto frutto di razzie in ville della collina torinese. E' Romano Segotta (soprannominato «Romanino» per la corporatura minuta), 37 anni, via Monferrato 20, celibe, incensurato. E' stato smascherato ieri e denunciato a piede libero dai carabinieri del Nucleo Operativo. Le indagini sono durate alcuni mesi. «Non è finito alle Nuove perché così stabilisce la legge hanno precisato gli ufficiali dell'Arma che hanno eseguito il provvedimento disposto dal sostituto procuratore Cesare Parodi -. Il Segotta ha ammesso subito le sue colpe, la refurtiva è stata recuperata: a questo punto non c'era più pericolo di inquinamento delle prove». E ha aggiunto in sottotonb un altro inquirente: «D'altronde ora si denuncia a piede libero anche il pregiudicato trovato con delle armi. Quindi, perché stupirsi?». E' certo comunque che i carabinieri della prima sezione del Nucleo Operativo devono essere rimasti esterrefatti quando sono entrati nell'alloggetto al primo piano di via Monferrato. L'imbianchino lo aveva trasformato in una reggia colma di preziosi. C'erano una decina di quadri di epoche diverse, argenteria in gran quantità, stupendi pezzi in stile liberty, sculture e cornici preziose, e alla rinfusa migliaia di monete, una rara collezione di medaglioni ebraici, numerosi orologi a cipolla, soprammobili di pregevolissima fattura. In un angolo della stanzetta anche una mezza dozzina di pellicce di visone gettate a terra e sopra, adagiati con cura, reperti provenienti da scavi risalenti al XII Secolo avanti Cristo. Inoltre, in un sacchetto di panno giallo a quadri neri, una ventina di pallottole calibro 7,65 ricoperte da uno spesso strato di muffa. Segotta ha subito ammesso le sue colpe. Ed ha mostrato ai sempre più stupiti carabinieri l'armamentario con il quale era riuscito ad effettuare i vari colpi: centinaia di chiavi, di ogni forma e dimensione, per un valore stimato sui 10 milioni. Ori, argenti, preziosi e antichità - sempre secondo quanto confessato dal Segotta ai militari dell'Arma - sarebbero stati sottratti a più riprese da una villa in particolare, lasciata incustodita dalla proprietaria. La vittima, un'anziana nobildonna torinese, è solita trascorrere le vacanze a Courmayeur. Di lei non sono state fornite le generalità, «anche per evitare che qualche altro "topo" sia tentato di farle una seconda visita, appena i preziosi verranno restituiti». Segotta introdottosi nel cortile sottostante alla villa era riuscito ad arrivare alle stanze superiori con una scala a pioli. Quindi aveva cominciato il «trasloco» della merce preziosa. Parecchi i viaggi effettuati dalla villa a casa sua con la sua Lancia Prisma. Ricorda un inquilino di via Monferrato: «Arrivava a tarda sera, come suo solito, parcheggiava l'auto qui in cortile. Ma non l'abbiamo mai notato portare scatole e scatoloni in casa». Smascherato Segotta e rin¬ tracciata la proprietaria derubata è sorto alla fine un ulteriore giallo: la rapinata non avrebbe riconosciuto come suoi tutti i pezzi recuperati. Per questo motivo i carabinieri invitano ora chi ha subito dei furti in questi ultimi tempi a recarsi presso gli uffici del locale Nucleo operativo, in via Valfré 5. La refurtiva è a disposizione da lunedì prossimo (con orario 9-12). All'imbianchino «miliardario» si è arrivati anche dopo alcune segnalazioni e soffiate dal mondo della malavita. «E' un insospettabile. Un amante delle antichità. E che amante!». «Va nelle ville ad imbiancare le pareti, si procura i doppioni delle chiavi per entrare e così può organizzare i clamorosi furti». Inutile però cercare di saperne di più dall'imbianchino su questo suo sviscerato amore per l'arte altrui. Ieri, di buon'ora, l'uomo era già uscito dal suo alloggio: «Tornerà tardi, come al solito - han riferito alcune inquiline -. Sarà in giro ad imbiancare qualche casa. In questo periodo ha sempre tanto lavoro». Ivano Barbiere Tele, preziosi pezzi d'antiquariato rubati nelle ville della collina Mentre imbiancava le pareti faceva i doppioni delle chiavi per i colpi ggI doppioni delle chiavi trovate in casa dell'imbianchino Un carabiniere mostra una tela del Seicento e altre opere ™ >v v?.v ;; _ d'arte trafugate nelle ville della collina torinese \\tr : >N E CARABINIERI pipmtot Quadri, soprammobili, argenteria e anche pezzi provenienti da scavi trovati nell'alloggio di via Montanaro ; I doppioni delle chiavi trovate in casa dell'imbianchino Un carabiniere mostra una tela del Seicento e altre opere d'arte trafugate nelle ville della collina torinese

Persone citate: Cesare Parodi, Ivano Barbiere Tele, Romanino

Luoghi citati: Courmayeur