Più buoni anche con gli animali

Più buoni anche con gli animali Più buoni anche con gli animali Meno randagi, lavoro dimezzato per l'accalappiacani Sempre meno dura la vita da cani. Alla vigilia di questo strano Ferragosto c'è più gente in città e meno quattrozampe abbandonati nei canili. E' un altro primato positivo dell'estate torinese. Secondo i dati forniti dall'Enpa (Ente nazionale protezione animali) la scena del povero Fido che insegue disperato l'auto dei padroni quest'anno si è ripetuta con meno frequenza: per la precisione i cani randagi «accalappiati» da giugno a oggi sono scesi del 50 per cento. Il calo della cinica abitudine si deve in parte alla nuova legge che punisce chi abbandona «gli animali di affezione» con una multa di 330 mila lire, ma anche all'obbligo di tatuare i cani: «La "targa" sulla coscia o sull'orecchio del quattrozampe ha frenato il fenomeno - dice Silvano Traisci, presidente dell'Enpa -, ma la legge entrerà in vigore soltanto dal 19 agosto». Molti pen¬ sano sia operativa già dall'inizio dell'estate: «ecco perché sono diminuiti i "padroni traditori"» spiega Traisci. Tatuaggio e leggi anti-abbandono, peiò, non riescono ancora a svuotare i canili. In quello di via Germagnano (che raccoglie gli animali abbandonati di 326 Comuni) arrivano ancora dieci cani al giorno. Alla vigilia di Ferragosto, nei suoi tristi recinti al- loggiano ben 110 esemplari: meno degli scorsi anni, ma ancora troppi. Che ne sarà di loro? «I più fortunati troveranno un nuovo padrone, quelli tatuati verranno restituiti al legittimo proprietario, ma almeno un terzo morirà» spiega Danilo Muratore, veterinario responsabile del canile. Non perché gli vengano sottratte le cure necessarie: spesso il cane abbandonato rifiuta il cibo e per¬ de la voglia di vivere. Destino poco allettante, eppure per i randagi non c'è alternativa: è la legge che impone di consegnarli al canile. Chi si fa commuovere dallo sguardo implorante del Fido ramingo e finisce per portarlo a casa con sé, può essere accusato di furto. I torinesi, comunque, telefonano sempre più spesso all'Enpa per segnalare il ritrovamento di cani abbandonati: «Ma ciò non basta - dice il presidente - bisogna restare sul posto insieme con l'animale fino all'arrivo del nostro staff». Una telefonata dunque non è sufficiente a sollevarsi la coscienza. Specie se il gettone viene usato per chiamare «Fido Amico», l'associazione che dispensa consigli telefonici per aiutare i cani in difficoltà. In questi giorni al numero verde 1678-06095 non risponde nessuno: e dire che veniva pubblicizzato come servizio no-stop. Emanuela Minucd Quest'estate il lavoro degli uomini del canile si è dimezzato Segno di civiltà, paura delle nuove multe o diretta conseguenza del tatuaggio obbligatorio?

Persone citate: Danilo Muratore, Emanuela Minucd, Silvano Traisci, Traisci