La disfatta dei topi d'alloggio di Emanuela Minucci

L'operazione «Torino sicura» del nuovo questore per ora procede bene L'operazione «Torino sicura» del nuovo questore per ora procede bene la disfatta dei topi d'alloggio Più controlli, dimezzati ifurti in città Vita dura per i topi d'alloggio. Secondo i dati forniti da carabinieri e polizia in questi mesi estivi i furti negli appartamenti sono diminuiti del 50 per cento. Da giugno a oggi gli «Arsenio Lupin» torinesi sono stati meno attivi per almeno due ragioni. Prima di tutto la città non si è svuotata come negli anni precedenti: rispetto al '92 la popolazione estiva è scesa di 300 mila abitanti. Più confortante, invece, è il fatto che il nuovo questore pare proprio aver mantenuto le promesse fatte ai cittadini il 27 luglio: «Potenzierò il controllo sul territorio per combattere la nuero-criminalità», aveva annunciato Carlo Ferrigno nel giorno del suo insediamento. Stando alle prime statistiche, almeno per quanto riguarda il problema ladri d'appartamento, il suo progetto di «mandare i torinesi tranquilli in vacanza» si sta realizzando. L'operazione «Torino sicura» si è tradotta, per esempio, in un maggior numero di volanti: «I furti quest'anno sono diminuiti anche grazie a questo massiccio pattugliamento - dice il funzionario Maria Grazia Corrado dell'Ufficio Prevenzione Generale -; attualmente il territorio cittadino, suddiviso in otto aree, è setacciato da venti auto che si alternano a quelle dei carabinieri». Più forze dell'ordine a controllare le strade uguale meno alloggi svuotati: nei primi dieci giorni di agosto sono stati segnalati a carabinieri e polizia soltanto 43 furti. I quartieri più «caldi» sono: il primo distretto (zona centro), San Paolo e Barriera Nizza, a pari «merito» con 7 interventi. Seguono San Donato-Campidoglio (5 chiamate) e Barriera Milano (3). In quartieri come Madonna di Campagna e Mirafiorì si sono verificati soltanto due furti. Ancor meno in zona San Secondo, S. Rita e Regio Parco: un solo intervento. Queste statistiche vanno interpretate: «Gli abitanti della zona centro non devono certo mettersi in allarme o rinunciare alle ferie - dicono i funzionari -; ad alzare il tasso di criminalità di questo quartiere bastano alcune strade come via Barbaroux, via Santa Chiara o via dei Mercanti, residenza abituale di drogati e piccoli criminali». Stesso discorso per San Donato-Campidoglio: corso Tassoni, per esempio è molto più tranquillo di piazza Barcellona. L'importante comunque è che in tutti i quartieri si respiri un'aria più tranquilla. Da quando in giro ci sono più «pantere» della polizia e «gazzelle» dei carabinieri accade persino di cogliere i ladri in flagrante: «Ci è accaduto diverse volte in queste ultime settimane - spiega Maria Grazia Corrado -; spesso si tratta dello zingarello che esce quatto quatto con le tasche piene di refurtiva dalla finestra d'un alloggio al piano terreno». Secondo gli uomini della questura i topi d'alloggio si dividono in tre categorie: nomadi, drogati, professionisti. I più attivi sono proprio gli zingari, poi vengono i tossicodipendenti e infine i professionisti: ladri con «guanti bianchi» che studiano per settimane l'alloggio più allettante e poi agiscono con metodo scientifico, non di rado su commissione. Gli zingari sono specializzati nel furto audace: «Possono calarsi con disinvoltura dalle grondaie e scappare come funamboli sui cornicioni», dice la dottoressa Corrado. I drogati non hanno metodo: «Loro scardinano alla carlona e non si curano delle conseguenze». Chi pensa di neutralizzare con antifurto avveniristici i ladri professionisti è un poveio illuso: «Contro i più organizzati Arsenio Lupin non c'è nulla da fare, se vogliono colpire non si fermano di fronte a nulla», dice il colonnello Roberto Cirese del Comando provinciale dei carabinieri. Anche se non può far nulla contro il «topo professionista» il torinese «ha fiducia nelle forze dell'ordine e telefona al 112 anche per segnalare un individuo sospetto che passeggia di fronte al portone». Il popolo subalpino ha fiducia nei carabinieri e nella polizia, ma potrebbe averne di più: «Vale sempre la pena denunciare un furto - dice Cirese -; magari non servirà a recuperare il maltolto, ma contribuirà a ripulire la città dai ladri». Emanuela Minucci

Persone citate: Arsenio Lupin, Carlo Ferrigno, Cirese, Maria Grazia Corrado, Mercanti, Roberto Cirese

Luoghi citati: Milano, Nizza, San Paolo, Torino