Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Arriva il verde per la stazione del Lingotto» - «Carte di credito straniere vietate ai benzinai italiani» - «Occupazione, agonizzante attesa di un miracolo» - «Vincite arrotondate» - «Solo per treni speciali» L'assessore per l'ambiente ci scrive: «Rispondo al lettore che ha sollevato due problemi ambientali su questa rubrica: «A) Stazione Lingotto. Il Settore Tecnico XIII Verde Pubblico da tempo si sta adoperando per riqualificare l'area antistante la stazione del Lingotto. Grazie ad una lunga e proficua collaborazione con le Ferrovie S.p.A., in data 13-1-1993 è stato predisposto dai tecnici della città un progetto relativo alle aree verdi per un importo base di gara di circa L. 120.000.000. In data 15-1-1993 le Ferrovie S.p.A. hanno indetto una gara fra ditte specializzate per l'affidamento dei lavori. I responsabili economici delle Ferrovie S.p.A. prevedono di rendere disponibile quanto prima la cifra necessaria in modo da cominciare i lavori già nella prossima stagione agronomicamente favorevole (autunno '93); si specifica che il progetto contempla tra l'altro il piantamento di alcuni soggetti arborei sul piazzale stesso. «B) Museo dell'Automobile. A proposito del degrado segnalato dal lettore delle zone verdi prospicienti il Museo si precisa che l'area nel suo complesso è stata data in concessione tren- tennale dalla città all'Ente Museo dell'Automobile a partire dal 6-7-1986. In ragione di ciò la manutenzione e lo sfalcio è in carico al Museo suddetto». Giovanni Vernetti Un gruppo di lettori ci scrive da Monaco di Baviera: «Siamo un gruppo di professionisti italiani che per motivi di lavoro risiedono in Germania. Con la presente desideriamo portare a conoscenza dell'opinione pubblica la decisione di non concedere dall'1-7-1993 (esclusivamente per i distributori di benzina italiani) l'uso di tutte le carte di credito emesse da Paesi stranieri. Riteniamo che questa cervellotica decisione penalizzi il turismo e renda l'Italia ancora più ridicola di fronte all'Europa (evviva l'Europa unita...) che già ci considera un Paese di serie B. Sembra proprio che per avere il premio "Terzo Mondo" dobbiamo farci notare di più. Bene: questa è la strada giusta». Seguono 12 firme Un lettore ci scrive: «Leggo su La Stampa che 40 "olivettiani" in lista di mobilità, saranno collocati tra le scrivanie dell'Università di Torino. Benissimo, dico! Ma riflettendo, mi chiedo con quale criterio sia stata data loro la priorità. Considerando che: 1) fino a qualche "giorno" fa hanno regolarmente lavorato, con relativa retribuzione; 2) nelle liste di collocamento e più esattamente in quella per gli enti pubblici, sportello 16 e 17 - ufficio B, ci sono persone in stato di disoccupazione da anni; 3) nelle liste delle graduatorie formatesi dopo pubblici concorsi, ci sono persone che attendono da anni che si liberi un posto (vedi graduatorie dell'Università). In considerazione di tutto ciò, capisco che tutti hanno bisogno di un lavoro, ma non capisco perché e con quale criterio sia stata data la priorità agli uni anziché agli altri. Non si tiene conto di chi per seguire l'iter burocratico stabilito per legge, attende da anni che la situazione si sblocchi. Gradirei avere una risposta anche a nome di chi è in agonizzante attesa di un "miracolo"». Segue la firma Una lettrice ci scrive: «A proposito della vincita al lotto decurtata, segnalo che in quasi tutte le ricevitorie arrotondano la dovuta ritenuta dell'1% e così invece di L. 24.750 pagano 24.500 lire; invece di 123.750 pagano 123.500 se non addirittura 123.000 e così via. Anche se sono cifre irrisorie (L. 125, 250, 500) moltiplicate per il numero delle vincite formano un gruzzoletto. «Protestando con la Finanza, dicono che devi fare denuncia scritta e allora si lascia perdere per non mettere nei guai il ricevitore e per non farti prendere in uggia. Basterebbe che nei prontuari fosse stampata anche la cifra "netta" dovuta. Un'altra cosa: perché, ogni tanto, non viene pubblicato l'elenco di tutte le ricevitorie esistenti?». Maria Corsi Il direttore compartimentale FS ci scrive: «In merito alla possibilità di acquistare presso alcune agenzie di viaggio biglietti ferroviari non reperibili nelle stazioni, faccio presente che quanto segnalato è esclusivamente relativo ai treni speciali riservati agli operatori turistici che ne fanno richiesta. «Questi ultimi curano poi tutti gli aspetti promozionali e commerciali dei convogli acquisiti e può quindi verificarsi che la clientela trovi, presso le loro sedi, posti non più disponibili sui treni ordinari o straordinari gestiti direttamente dalle Ferrovie». Luca Barbera

Persone citate: Giovanni Vernetti, Luca Barbera

Luoghi citati: Europa, Germania, Italia, Monaco Di Baviera