Una rivoluzione negli ospedali

Pronto il piano regionale: drastica riduzione delle divisioni di ostetricia Pronto il piano regionale: drastica riduzione delle divisioni di ostetricia Una rivoluzione negli ospedali Presto attiva la seconda cardiochirurgia alle Molinette I malati lungodegenti nell'ospedale di via Farinelli Aggiornamento della rete di emergenza ospedaliera. Drastica riduzione delle divisioni di ostetricia, ginecologia e pediatria. Potenziamento delle strutture per la cura delle malattie cardiovascolari e oncologiche. Sviluppo dei centri di riabilitazione e lungodegenza. Iniziative a favore degli anziani. Il documento con gli indirizzi programmatici per il nuovo piano socio-sanitario regionale è pronto. Copertina verde, sei capitoli, una ventina di pagine. L'assessore Bianca Vetrino lo presenterà ai colleghi della giunta nella seduta del 30 agosto. Diventerà operativo a settembre, dopo l'approvazione del Consiglio, insieme con il riassento istituzionale delle Usi. Una rivoluzione, si legge nel documento, nel segno di una nuova «cultura della qualità». Ecco i contenuti principali. Sistema dell'Emergenza. Dopo l'attivazione del numero unico «118» a Torino, e la prossima estensione del servizio ad Alessandria, Novara e Cuneo, restano da adeguare gli impianti di alcuni ospedali agli standard previsti dalla legge sui dipartimenti di emergenza e accettazione di primo livello. L'attenzione dei tecnici si concentra in particolare sugli ospedali Martini Nuovo, Santa Croce di Moncalieri, San Luigi di Orbassano, Pinerolo e Rivoli. Ma incentivi pioveranno anche sui quattro dipartimenti di emergenza secondari: Chieri, Chivasso, Ciriè e Susa. Divisioni di ostetricia-ginecologia e di pedagogia. La loro presenza è obbligatoria negli ospedali sedi dei principali Dipartimenti di emergenza. In quelli che solo hanno un Dea di base, l'assistenza materno-infantile dovrà essere correlata, cóme negli ospedali minori, all'attività svolta. In Piemonte queste divisioni contano 2800 posti letti, con un'occupazione media del 70 per cento. Troppi, secondo la Regione. Che nel suo documento programmatico preannuncia il taglio di circa 200 posti, e l'avvio di un programma di prevenzione. Cardiochirurgia. Sono mille i pazienti piemontesi in lista d'attesa per un ricovero, 1350 gli interventi compiuti nel 1992: neanche la metà di quelli richiesti (circa 3 mila). Il piano socio-sanitario regionale si pone come obiettivo di riuscire a garantire, entro il prossimo triennio, 2600 interventi l'anno. Per raggiungerlo, saranno subito aperte due nuove sale alle Molinette (già ultimate dal punto di vista strutturale), una al Mauriziano e un centro di cardiochirurgia ad Alessandria. Inoltre, sempre alle Molinette, dovrà essere attivato un nuovo dipartimento di cardiologia. Oncologia. I dati parlano chiaro: molti piemontesi malati di tumore non si fidano delle strutture locali, e per la diagnosi e cura si rivolgono ad altri centri, in Italia o all'estero. Motivo: liste d'attesa troppo lunghe, pochi collegamenti tra le varie fasi della diagnostica, assenza pressoché totale di informazioni sui luoghi di cura e sui percorsi di riabilitazione; Il piano della Regione prevede l'istituzione di un centro di riferimento regionale per patologie d'organo, investimenti in attrezzature e personale, il potenziamento delle attività sanitarie a domicilio e le terapie contro il dolore. Inoltre, sarà esteso alle altre province piemontesi il programma di prevenzione dei tumori alle mammelle già attuato a Torino. Riabilitazione e anziani. Saranno creati nuovi posti letto al Cto, al Regina Margherita e al Maria Adelaide. L'unità spinale per medullolesi avrà più fondi e personale. L'ospedale di via Farinelli, costruito e mai utilizzato, ospiterà anziani autosufficienti. Presso la casa di cura Maria Ausiliatrice nascerà un centro per traumatizzati cranio-encefalici. Più in generale, la Regione intende potenziare le residenze per anziani non autosufficienti e i servizi di assistenza domiciliare integrata. Gianni Armand-Pilon p Il piano prevede anche il potenziamento delle strutture per la cura delle malattie oncologiche e lo sviluppo dei centri di riabilitazione e lungodegenza L'assessore regionale alla Sanità Bianca Vetrino presenterà il piano in giunta il 30 agosto

Persone citate: Bianca Vetrino, Gianni Armand-pilon