Catturato nella Locride don «Ciccio Mazzetta» di D. M.

Catturato nella Locride don «Ciccio Manetta» Francesco Macrì deve scontare 6 anni per peculato Catturato nella Locride don «Ciccio Manetta» LOCRI. L'ultima soddisfazione che si voleva togliere, quella di costituirsi, dopo un anno di latitanza in cui era riuscito ad evitare anche un ordine di cattura internazionale, gliel'banno negata i carabinieri di Catanzaro che, ieri notte, lo hanno trovato in un appartamento di Riace Marina, nella Locride. Francesco Macrì da ieri è in galera per scontare quasi sei anni di reclusione, frutto di condanne per peculato e concussione. Macrì, 61 anni, ex padre-padrone dell'Usi di Taurianova, ha incarnato per un trentennio e più il potere de in una zona della Calabria dove la sola industria è costituita dal posto statale. E di assunzioni don Ciccio ne ha dispensate a piene mani, facendo dell'Usi di Taurianova un mastodonte che se avesse utilizzato al meglio l'enorme pianta organica avrebbe potuto offrire all'utenza una sanità di prima classe. Ma così non è mai stato anche perché, lo dicono le sentenze, Macrì gestiva in modo più che disinvolto il potere derivatogli dalla carica. Ciccio Macrì appartiene ad una famiglia che ha sempre fatto politica. La sorella dell'ex latitante, Olga, è stata l'ultimo sindaco prima che il Consiglio comunale venisse sciolto con un decreto del Presidente della Repubblica. E quando qualcuno gli contestava il fatto che a vincere il concorso per questo o quel posto di primario in ospedale erano troppo spesso suoi parenti, Macrì ribatteva: il vincitore ha titoli e capacità. Il fatto che sia un mio parente non ha influito sul concorso. Sarà, ma quelle assunzioni, insieme alla girandola di appalti per l'Usi, gli hanno incollato addosso quel soprannome - Ciccio «Mazzetta» - che lo fa andare in bestia certo più che il vedersi continuamente processato, [d. m.]

Persone citate: Francesco Macrì, Macrì, Mazzetta

Luoghi citati: Calabria, Catanzaro, Locri, Riace, Taurianova