CAPITALISMO SENZA REGOLE di Mario Deaglio

CAPITALISMO SENZA REGOLE FINANZA, I BUCHI NERI CAPITALISMO SENZA REGOLE TANGENTOPOLI ha fatto perdere a milioni di italiani la fiducia nel funzionamento del sistema politico; il caso Ferruzzi rischia di far perdere la fiducia, finora solo marginalmente intaccata, nel funzionamento del sistema finanziario. Le vicende del gruppo di Ravenna, infatti, pongono gravi interrogativi su un gran numero di istituzioni fondamentali di tale sistema. E' più che legittimo domandarsi innanzitutto se gli organi di controllo interno, ossia i collegi sindacali delle società del secondo gruppo italiano - i quali hanno, com'è tradizione, solennemente dichiarato di avere effettuato frequenti ispezioni contabili e di avere accertato scrupolosamente la veridicità dei bilanci - abbiano compiuto il loro dovere. La stessa domanda si deve porre agli organi di controllo esterno, ossia ai revisori imposti dalla legge alle società quotate in Borsa, i quali ogni anno solennemente controllano e certificano - a un prezzo non proprio modico - la regolarità dei bilanci. Le banche che hanno prestato soldi alla Ferfin e alla Montedison dovranno invece spiegare come hanno fatto a non accorgersi di nulla, dal momento che, per operazioni di importo molto minore, in termini sia assoluti sia relativi, non si accontentano dei bilanci ufficiali ma richiedono ulteriori, particolareggiate informazioni. E infine la Consob, l'organo che deve esercitare il controllo supremo sulle società quotate in Borsa, al fine di garantire il pubblico, è chiamata direttamente in causa per la sua mancanza d'azione, nonostante la montagna di informazioni, pignole e burocratiche, che richiede alle società. Come si può vedere, il caso Ferruzzi coinvolge tutti i livelli del sistema finanziario. E' un caso isolato? Così si disse anche agli inizi di Tangentopoli. C'è, invece, il timore che, come abbiamo scoperto che Tangentopoli era incredibilmente ramificata, scopri- Mario Deaglio CONTINUA A PAG. 2 SECONDA COLONNA