Crolla l'occupazione nelle grandi industrie di F. Bullo

Nei primi sei mesi perso il 6% dei posti Nei primi sei mesi perso il 6% dei posti Crolla l'occupazione nelle grandi industrie ROMA. Per l'occupazione il primo semestre del '93 è stato nero, confermando gli allarmi lanciati negli ultimi tempi da più parti. La flessione nella grande industria (imprese con oltre 500 dipendenti) ha raggiunto il 6,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il calo ha interessato sia la categoria di operai e apprendisti (-7,7 per cento), sia quella degli impiegati e intermedi (-4,1). Tutti i rami dell'industria sono stati interessati dal fenomeno, con punte significative nel settore costruzioni di mezzi di trasporto. (-8,2) e in quello della produzione-trasformazione dei metalli (-10,9). Le ore lavorate, comunica l'Istat riferendosi al periodo gennaio-maggio, sono scese a parità di giorni del 3,2 per cento e le buste-paga si sono alleggerite mediamente al lordo dello 0,3% (i valori sono compresi tra il + 2,9 per cento del settore alimentare, tessile, del legno e il -1,9% dell'industria dell'ener¬ gia, gas e acqua). E' calato anche il costo del lavoro medio per dipendente, costituito da guadagni lordi, oneri sociali a carico del datore e indennità di fine rapporto. Questa flessione è legata in massima parte alla sensibile diminuzione delle indennità di liquidazione effettivamente corrisposte nel periodo preso in esame. Sempre nel primo semestre,, secondo i dati dell'Inps (elaborati dal centro studi della Cgil), la cassa integrazione ha avuto un'impennata del 26,6%: un balzo in dati assoluti da 221 milioni 748.728 ore del primo semestre '92 a 280 milioni 741.538 di quello '93. Crisi profonda anche nel terziario dove ci sono ottantamila posti a rischio. Per far fronte alla disoccupazione si diffondono i nuovi contratti di solidarietà: più posti, ma con tagli all'orario e allo stipendio. F. Bullo, S. Campana eC. Mancini A PAGINA 23

Persone citate: Mancini

Luoghi citati: Roma