«Tassiamo i fumatori » di Pier Paolo Luciano

Pratesi: per comprare Canadair L'EMERGENZA VISTA DALL'AMBIENTALISTA E DALL'UOMO DI GOVERNO ili Tassiamo i fumatori » Pratesi: per comprare Canadair Dottor Fulco Pratesi, siamo di fronte all'ennesimo disastro ambientale: a chi va mandato il conto? «Ai piromani e ai fumatori. Se l'Italia brucia, è colpa loro. E i primi sono più pericolosi dei secondi. I fumatori causano incendi per negligenza, i piromani volontariamente». Non c'è dietro questi incendi un progetto preciso che mira al boicottaggio per esempio dei parchi? Nel mirino sono finite due aree protette di nuova istituzione come il Pollino e i Sibillini: che ne pensa? «Sì, alcuni roghi vanno interpretati come gesto di ribellione, un'azione per bloccare progetti di parchi. Non tutti ne hanno compreso l'importanza, anche economica. Ma spesso i piromani colpiscono per il gusto di colpire, come il terrorista che butta le bombe o il teppista che devasta le cabine del telefono». Quante responsabilità hanno gli agricoltori? «Molte. E un dato di fatto che prima della raccolta del grano non scoppia mai alcun incendio. Eppure proprio il grano è una miccia pericolosissima, capace d'incendiarsi con facilità. E che dire degli incendi in alcune zone del centro e del Sud della Sardegna? Distruggono sempre zone dedite al pascolo. Senza dubbio, le fiamme risparmiano agli agricoltori il lavoro di pulizia. Questione di educazione, che manca». Per colpa di chi? «Anche delle istituzioni. Basti pensare alla pubblicità progresso contro gli incendi finita nel dimenticatoio. Niente più spot in tv, né cartelli sulle strade o inserzioni sui giornali. Insomma, nulla si fa per sensibilizzare la gente alla difesa dell'ambiente, alla lotta contro gli incendi». Tutti i giorni è un coro di proteste per i ritardi con cui si muovono gli aerei anticendi: c'è incompetenza da parte di chi li coordina? «La verità è un'altra: mancano gli aerei. Ecco perché non arrivano mai in tempo. Siamo tra i Paesi più a rischio eppure abbiamo solamente cinque Canadair contro i 20 della Francia, i 19 della Spagna e della Grecia. Anche la Jugoslavia ne aveva più di noi fino a poco tempo fa. Tutta colpa della politica dei governi: vergognosamente non hanno fatto nulla per aumentare la flotta. E' stata una scelta miope, influenzata anche dalla lobby italiana delle industrie aeree, che sponsorizzava il G222, un aereo sicuramente meno adatto. E ora è troppo tardi, i Canadair non sono più sul mercato». Qual è il prezzo di questa politica? «Ottanta miliardi buttati via ogni anno. A tanto ammonta il danno degli incendi boschivi. Un milione di lire per ogni ettaro bruciato. E forse quest'anno andrà ancora peggio». Quanto ha pesato la «sparizione» del ministero dell'Agricoltura sull'operatività delle guardie forestali? «Non ha pesato. Lo smantellamento del ministero agricolo non ha avuto ripercussioni. I forestali funzionano benissimo. Timori potrebbero nascere se il corpo passasse alle dipendenze delle Regioni. Non tutti gli enti locali sarebbero preparati a un simile compito». Prima di essere deputato verde, lei è stato presidente del Wwf: cosa propone la vostra associazione? «Una tassa di una lira per ogni sigaretta fumata. In Italia ogni anno si consumano ottanta miliardi di sigarette: si troverebbero così i soldi per comprare quattro Canadair senza colpire i bilanci dello Stato». Non servirebbero pene più severe contro i piromani? «In realtà le pene ci sono già, e pure pesanti. Chi causa un incendio rischia dai 3 ai 7 anni di carcere. Il fatto è che quasi mai si arriva a condanne così pesanti. Ma forse siamo prossimi a una svolta. Come Wwf abbiamo deciso di costituirci parte civile in tutti i processi che vedranno imputati gli autori di incendi: sarà più difficile per loro evitare le pene e anche il pagamento dei danni». Il sottosegretario Riggio, la scorsa settimana, ha sostenuto che c'è anche chi appicca il fuoco per poi farsi assumere nelle squadre antincendio: è vero? «So di casi simili in Campania e all'Isola d'Elba. E' scandaloso, ma è la solita contraddizione all'italiana». Pier Paolo Luciano Accanto, Fulco Pratesi, deputato verde, ex presidente del Wwf Italia. A destra, il sottosegretario alla protezione civile Vito Riggio che coordina l'attività antincendio

Persone citate: Fulco Pratesi, Pollino, Riggio, Timori, Vito Riggio

Luoghi citati: Campania, Francia, Grecia, Italia, Jugoslavia, Sardegna, Spagna, Wwf Italia