Piromani all'attacco

Piromani all'attacco Piromani all'attacco Olbia, tirano molotov dall'auto CAGLIARI NOSTRO SERVIZIO Sono diventate due le vittime degli incendi estivi in Sardegna. Dopo l'allevatore morto bruciato nel suo fuoristrada in Barbagia, mentre cercava di raggiungere il gregge per metterlo inMsaìvo, ieri mattina in Gallura è stato ritrovato il cadavere carbonizzato di uno dei quattro turisti dispersi nella tragica giornata di sabato. Gli altri tre turisti, dopo essere stati avvolti dalle fiamme, erano stati ritrovati la sera e dopo i primi soccorsi trasportati con urgenza al Centro grandi ustionati di Palermo. Durante le operazioni di bonifica delle zone nei pressi delle ville immerse nel verde, e dei villaggi a ridosso della costa, agenti di una pattuglia di polizia hanno trovato il cadavere del turista Francesco Di Benedetto, di 32 anni, di Bari, da qualche giorno nell'isola. Il suo corpo è stato rinvenuto nelle vicinanze del villaggio «Sos Aranzos» a 10 chilometri da Olbia. L'uomo si sarebbe trovato intrappolato nell'incendio dopo avere cercato scampo a piedi dalle fiamme che sabato non hanno risparmiato niente e nessuno ed arrivando anche a ridosso del mare. La disperata fuga del turista è durata alcuni minuti. Ad un chilometro dal suo corpo è stata trovata, infatti, la moto da cross che utilizzava per le sue vacanze in Sardegna. La sua assenza era stata segnalata già sabato, ma la speranza che con la moto fosse riuscito ad attraversare l'in¬ cendio ed a salvarsi è durata una notte. All'alba la macabra scoperta, per lui non c'è stato nulla da fare, circondato dal fuoco e dal fumo. Un inferno dal quale molti turisti si sono salvati fuggendo verso la spiaggia e rimanendovi sino a che gli uomini della protezione civile^soie a tarda sera, hanno consentito loro di rientrare nelle abitazioni, alcune delle quali sono state danneggiate dal fuoco. Ma l'intera parte nordorientale dell'isola è stata devastata dagli incendi che hanno causato danni ingenti anche al patrimonio ambientale sardo. La furia devastatrice dei piromani, favorita anche dal caldo e dal vento di maestrale, è continuata anche ieri. Altre 24 ore di fiamme e di terrore. Nel pomeriggio un grosso incendio ha minacciato Padria, sempre nella costa Nord, mentre in Barbagia il fuoco ha interessato il territorio di Aritzo e di Beivi dove un incendio con un fronte di 4 chilometri ha consigliato la protezione civile e il centro operativo regionale, che coordina tutta l'attività di intervento contro le fiamme, a ordinare l'evacuazione degli abitanti della periferia lambita dal fuoco. Ormai da anni la Sardegna ogni estate è sistematicamente devastata dagli incendi che mani oscure appiccano impunemente. Raramente i colpevoli vengono individuati da parte di coloro che dovrebbero consegnarli* "alla giustizia. Sembra ci sia una sorta di fatalismo. Da più parti si chiede invece una maggiore presenza dei mille ranger della regione che dovrebbero essere dislocati sul territorio giorno e notte, assieme agli operai stagionali dell'antincendio, degli aerei e degli elicotteri che combattono le fiamme. Dovrebbe, insomma, essere maggiore l'opera di prevenzione e, una volta spento l'incendio, di repressione. Ma raramente si individuano i colpevoli. Così ogni anno si allunga l'elenco dei morti per gli incendi. Sempre in Gallura furono 18 le persone carbonizzate nel 1989 e 9 nel 1983: Per l'assessore regionale dell'ambiente, Emanuele Sanna, si può parlare di «una strategia indirizzata a devastare il patrimonio della Sardegna», per danneggiare la stagione turistica, anche se vi è chi non crede a un piano preordinato, ad una strategia del fuoco, esclusa anche dal ministro degli Interni Mancino durante il suo viaggio a Cagliari. Difficile sapere qual è la verità dopo le centinaia di roghi dolosi ed il ritrovamento di altrettante micce posizionate per appiccare diversi incendi. Ma c'è di più. Ieri pomeriggio, polizia e carabinieri sono stati impegnati per ore nella caccia in Gallura a un'auto con tre persone a bordo dalla quale venivano lanciate bombe molotov. Il prefetto di Sassari, Efisio Orrù, che ha dichiarato lo stato di emergenza, riunendo in seduta permanente anche il comitato per l'ordine pubblico, ha lanciato un appello nel quale invita popolazione e turisti «a non farsi prendere dal panico ed a seguire le disposizioni delle forze dell'ordine. Un elicottero da oggi sarà dotato di altoparlante per guidare in salvo le persone che lungo la costa si trovassero interessate dal fuoco». Marco Aresu

Persone citate: Aresu, Efisio Orrù, Emanuele Sanna, Mancino