Spacciatori arrestati tra gli applausi

A Porta Palazzo la polizia blocca due tunisini e un marocchino fra le bancarelle A Porta Palazzo la polizia blocca due tunisini e un marocchino fra le bancarelle Spacciatori arrestati tra gli applausi Inseguimento al mercato, fra massaie e fruttivendoli Calci e cazzotti, poi sono scattatele manette I poliziotti della Narcotici li hanno bloccati dopo un inseguimento e una scazzottata tra le bancarelle del mercato di Porta Palazzo. Le manette sono scattate tra gli applausi di fruttivendoli e massaie: è finito in carcere Mohamed Ah, omonimo del campione di boxe e soprannominato anch'egli «Cassius Clay». Insieme con due nordafricani spacciava eroina. E' successo l'altra mattina: gli uomini del dottor Alessandro Poerio passeggiavano in borghese al mercato, per prevenire lo spaccio di stupefacenti ai tossicomani della zona. Due agenti, un uomo e una donna, avevano tutta l'aria di essere una coppia di fidanzati a spasso tra le bancarelle, altri tre erano travestiti da verdurieri. Hanno notato un tossicodipendente avvicinarsi a Mohamed Choha, marocchino di 24 anni, e passargli due banconote da cinquantamila. Choha ha intascato il denaro, e si è spostato di qualche metro. La coppia di finti fidanzati l'ha seguito: il nordafricano ha consegnato il denaro a Mohamed Ah, il tunisino di 25 anni che porta il soprannome dell'asso di pugilato. «Cassius Clay» ha ripetuto i gesti di Choha: quattro passi tra le bancarelle di abbigliamento, poi ha estratto dalla tasca un involucro di cellophane contenente due dosi di eroina, e lo ha consegnato a un terzo extracomunitario, Mejri Mored, 20 anni. Quando quest'ultimo ha passato la droga nelle mani del tossicodipendente, i poliziotti sono entrati in azione. Da tempo i commercianti di Porta Palazzo protestano per il numero crescente di episodi di micro-deliquenza su piazza della Repubblica: hanno avviato nei mesi scorsi più di una raccolta di firme, e hanno chiesto e ottenuto un posto fisso di carabinieri, che ogni sera stazionano sulla piazza fino a notte fonda. Per rispondere ai cittadini, il nuovo questore Carlo Ferrigno ha disposto specifici controlli al mercato, ed è in questo contesto che si situano i tre arresti dell'altra mattina. Quando Mohamed Ali ha capito di trovarsi di fronte agli agenti ha cercato di disfarsi di cinque dosi di eroina gettandole a terra, e ha tentato un accenno di fuga. A dispetto del soprannome da «duro», «Cassius Clay» è stato immediatamente bloccato: i po- liziotti hanno recuperato le cinque bustine (2 grammi di eroina). Mejri Mored e Mohamed Choha sono invece scappati tra le bancarelle del mercato, inseguiti a piedi dagli agenti. La corsa di spacciatori e pohzia ha gettato lo scompiglio tra i banchi: sotto gli occhi dì decine di persone, qualche cumulo di mele disposte in beU'ordine è finito a terra, qualche scatola di scarpe è stata lanciata addosso alle massaie. Quando gli spacciatori sono stati raggiunti è finita a calci e a cazzotti: Mored Mejri è stato mandato gambe all'aria dalla mossa di judo di un ispettore, Mohamed Choha ha ricevuto un pugno al mento. Intorno a loro si era radunata una piccola folla di massaie. Hanno appoggiato a terra le borse della spesa, e hanno applaudito. [g. fav.J Mohamed Choha Mohamed Al) (a sinistra), e Mejri Mored; arrestati

Persone citate: Alessandro Poerio, Carlo Ferrigno, Cassius Clay, Mohamed Ali, Mohamed Choha, Mohamed Choha Mohamed