Sul palco di Montecarlo, Benvenuti stecca

Sul palco di Montecarlo, Benvenuti stecca ATLETICA Il veneto solo decimo sugli 800 (l'45"6l); record italiano per Di Napoli sui 3000 in 7'42"68 Sul palco di Montecarlo, Benvenuti stecca «Non c'ero con la testa: ormai sono concentrato sui Mondiali» MONTECARLO. Un Andrea Benvenuti demotivato, non ha reso secondo le aspettative negli 800 metri dell'ultima tappa del Grand Prix prima dei Mondiali di Stoccarda. Sulla pista che l'anno scorso lo aveva visto imporsi davanti al campione olimpico di Barcellona William Tamii, con il personale di l'43"92, l'azzurro è finito malamente decimo e ultimo in l'45"61. I passaggi erano stati buoni, come Benvenuti alla vigilia aveva detto avrebbe graditi. Davanti a tirare Sang (50"04 ai 400) e lui dietro, quinto, in 51 "42. Davanti oltre a Sang anche Tamii, Gray, il vincitore di Zurigo, e Kiprotich, poi vincitore in l'44"09. Un tempo che Benvenuti vale ampiamente, ma che non ha ottenuto nella gara che era stata da molti annunciata come quel¬ la dell'attacco al primato italiano di Fiasconaro (l'43"7). «Non c'ero con la testa - ha poi ammesso il veneto a fine gara -. Non avevo preparato la gara sul piano emotivo e nervoso. Con il pensiero ero e sono già ai Mondiali di Stoccarda e questo risultato, questo contrattempo non cambia al momento la mia idea. Sul finale ho capito che non era il caso di sciupare energie preziose per un risultato che non sarebbe stato confortante e di cui avrei potuto pagare le conseguenze proprio a Stoccarda». Una delusione dopo quanto di buono aveva fatto vedere il veneto di Negrar a Zurigo mercoledì sera con il rniglior tempo dell'anno in Italia, l'44"55. Non è il caso, come lo stesso Benvenuti afferma, di drammatizzare. Certo, ci sarebbe piaciuto veder¬ lo protagonista, ma forse è meglio così. L'anno scorso quando vinse a Montecarlo, e vinse poi a Torino la finale del Grand Prix, le Olimpiadi erano già state archiviate. L'allievo di Ghidini poteva sfogare liberamente tutte le sue capacità fisiche e nervose, fatto che qui non è accaduto. Da Benvenuti a Di Napoli, che ha ricevuto una buona iniezione di fiducia ottenendo il primato italiano dei 3000 (7'42"68, contro il precendete limite di Panetta 7'42"73) in ima gara lanciata su ritmi folli, in cui Morceli a due giri dalla fine era addirittura in vantaggio di 8" sul passaggio mondiale di Kiptanui, ma poi ha pagato il terribile sforzo fallendo per 28 centesimi (il suo tempo finale è stato 7'29"24) il primato. A questo punto è logico che per Di Napoli rientrino i propo¬ siti di rinuncia ai Mondiali di Stoccarda: quanto meno, se non se la sente di correre i 1500, restano i 5000 dove potrebbe anche rappresentare la sorpresa. Buone notizie anche per Fabia Trabaldo che ha ottenuto il personale sui 1500 (sesta in 4'03"82) e Antonella Bevilacqua (sicura oltre gli 1,34 nell'alto). Grande prova di salute l'ha offerta la giamaicana Ottey vincendo i 100 (10"90) ed i 200 (eccellente 21 "77) mentre Young è stato ancora battuto nei 400 hs, questa volta da Matete. Infine Cari Lewis, che ha rimediato una nuova sconfitta. Dopo una discreta curva, il figlio del vento si è contratto, finendo solo quarto in 20"31. Vittoria per Effiong in 20" 16. Attilio Monetti