Sorpresa l'Oviedo castiga il Milan di Franco Badolato

Inspiegabile crollo dei rossoneri senza gli olandesi nel primo test internazionale TORNEO Di OVIEDO Inspiegabile crollo dei rossoneri senza gli olandesi nel primo test internazionale Sorpresa l'Oviedo castiga il Milani Dopo 57'è 0-3, quindi Simone va in gol due volte OVIEDO DAL NOSTRO INVIATO Una brutta figura, una magra inimmaginabile per un Milan davvero irriconoscibile. L'Oviedo che l'altra sera aveva ceduto 1 -0 al Barcellona, ha inferto una durissima lezione alla squadra rossonera: 3-2 il risultato finale (ma dopo un parziale di 3-0 al 57') della seconda partita di questo triangolare in terra asturiana. Era il primo vero test internazionale sui 90' del nuovo Milan senza olandesi. Di un Milan che è naufragato anche se le reti di Simone alla fine hanno perlomeno lasciato il segno di una certa qual (tardiva) capacità di riscossa. Mancavano oltre a Van Basten e allo sfortunato Lentini, anche Laudrup, Boban e Donadoni acciacati; una scusante non da poco, ma pur sempre di un Milan di nomi buoni si trattava. Capello ha infatti schierato inizialmente Ielpo tra i pali e, secondo il modulo 4-4-2, da destra a sinistra Nava-Costacurta-Baresi-Maldini come linea difensiva, Carbone-Eranio-De NapoliMassaro come cerniera di centrocampo, Papin e il brasiliano Elber di punta. A nulla sono valsi, nella ripresa, gli innesti di Savicevic per Elber (inconcludenti entrambi) e di Galli per Baresi (semplice avvicendamento in vista del match odierno col Barcellona) oltre a quelli di Panucci per De Napoli (inesistente) e di Orlando per Carbone quando ormai la frittata era stata fatta. Unica nota positiva l'esplosione di Simone che ha rilevato lo spento Papin (60'). Dopo un avvio che lasciava ben sperare, infatti, la formazione campione d'Italia si è persa completamente, forse imballata dagli allenamenti, sicuramente ancora lontana parente dell'Invincibile armata che conquistava il mondo. Papin nella prima fase della partita ha avuto due occasioni ma ha ciccato il pallone. l'Oviedo ha messo subito la partita sul piano dell'agonismo più esasperato, impedendo ai rossoneri di ragionare e di applicare il pressing. Al 36' l'arbitro ha annullato un gol a Massaro per un intervento acrobatico di Papin giudicato pericoloso nei confronti dei difensori asturiani. L'incontro, tutto giocato sul filo dei nervi, ha costretto il direttore di gara ad ammonire prima gli spagnoli Carlos e Armando e poi i rossoneri Baresi, Galli ed Eranio. La prima rete del Real Oviedo al 41', quando il Milan pareva aver preso il dominio dell'incontro: rapido capovolgimento di fronte e, sulla destra, Jankovic ha trovato spazio necessario per arrivare al cross. Baresi e compagni non sono riusciti a mettere Carlos in furigioco e il veloce attaccante ha potuto battere Ielpo con un colpo di testa nell'angolino alla destra del portiere. Nella ripresa, quando era logico aspettarsi una reazione, il Milan ha conosciuto una bambola collettiva di 4' che non ricordava probabilmente da anni. Prima Armando di testa (53') su centro del solito Jankovic e poi Galli (57') con autorete per cercare di precedere Carlos, davano modo all'Oviedo di arrotondare in ma¬ niera clamorosa il punteggio. Sotto di tre reti a zero, il Milan ha finalmente avuto una reazione degna del suo nome. E Simone (a sua volta ammonito allo scadere) si è preso la soddisfazione di realizzare una doppietta. Nella prima occasione con un calcio di punizione dal limite da una ventina di metri (72'). Quindi (79') ha raddoppiato con un sinistro a pelo d'erba che si è insaccato tra palo e portiere. Come già l'altra sera tra Oviedo e Barcellona sono stati calciati cinque penalty per parte. Questo indipendentemente dal risultato dei 90' e solo per stabilire una graduatoria in caso di parità di punti e di differenza reti tra le tre squadre al termine del triangolare. Adesso la situazione è questa: Oviedo 2 punti (3 rigori segnati l'altra sera e 2 ieri), Barcellona 2 punti (5 rigori segnati l'altra sera), Milan 0 punti (2 rigori segnati ieri, in gol dal dischetto solo Simone, ancora lui, e Costacurta, errori di Panucci, Eranio e Savicevic). Franco Badolato

Luoghi citati: Barcellona, Italia