Sulle foreste tempeste di fiamme di Agnese Vigna

Cause in maggioranza dolose, per il resto incuria e vecchie consuetudini sbagliate Cause in maggioranza dolose, per il resto incuria e vecchie consuetudini sbagliate Sulle foreste tempeste di fiamme Nel solo mese di luglio in fumo 16 mila ettari di alberi DANNI DOPPI RISPETTO A UN ANNO FA ROMA. Le cifre sono drammatiche: dal primo gennaio ad oggi in Italia si sono verificati 10 mila incendi, che hanno devastato 40 mila ettari di superficie boschiva, nel solo mese di luglio 4700 incendi hanno distrutto 16 mila ettari. Il numero dei roghi, fa notare il Corpo Forestale, è raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Per contribuire ad evitare che ogni anno vadano in fumo migliaia di ettari di boschi e di terreni agricoli la Confagricoltura, che ha istituito una serie di regole e consigli. La colpa di questo disastro, lascia intendere la Confagricoltura, non è soltanto dei piromani e degli speculatori: la colpa è di tutti, anche di quelli che fingono di non vedere. E perciò «ognuno deve fare la sua parte». Le statistiche parlano chiaro: oltre la metà degli incendi ha causa dolosa (58,5%), una piccola parte è dovuta a cause naturali (0,7%) e involontarie (23,4). In altri casi non si sono potute conoscere le cause dell'incendio (17,4%). Contro questa impressionante tempesta di fuoco, occorrono regole semplici, ma precise. Il consiglio fondamentale per gli agricoltori è quello di evitare l'abbruciamento delle stoppie. «La pratica dell'abbruciamento delle stoppie non solo è inutile, ma anche pericolosa. E' una consuetudine che gli agricoltori seguono, per tradizione, mentre è accertato che non porta alcun vantaggio al terreno, impoverendolo invece di sostanza organica e distruggendo la microfauna favorevole all'agricoltura (insetti utili, lombrichi, età). Per contro, il fuoco acceso nei campi si estende molto facilmente alle alberature circostanti e ai boschi limitrofi, anche se sorvegliato. Può infatti sfuggire al controllo a causa del vento o di altro». La Confagricoltura ricorda inoltre che le leggi di pubblica sicurezza prevedono pene severe a chi dà fuoco alle stoppie, specie nei periodi di massima pericolosità (stabiliti dalle Province e dalle Regioni). Un suggerimento importante è quello di creare dei depositi d'acqua e invasi, da mettere a disposizione delle forze d'intervento in caso di necessità. Non va poi dimenticata la pubzia delle scarpate, necessaria per impedire l'incendio provocato dai mozziconi accesi lanciati da auto e treni in corsa. Deve essere realizzata con l'apertura di strisce tagliafuoco con l'eliminazione di arbusti e erbacce effettuando Taratura di una fascia continua di sufficiente larghezza ai piedi delle scarpate stradali e ferroviarie. Infine occorre informare tempe- stivamente il corpo forestale, i vigili del fuoco, i carabinieri, la pohzia di Stato e il Comune perché venga organizzata l'opera di spegnimento. Fin qui le «regole d'oro» per gli agricoltori. E a tutti i cittadini, un vero e proprio decalogo. 1. Non accendere fuochi nei boschi, sulle terre coltivate, nelle vi¬ cinanze di zone verdi. Evitare il lancio di fuochi artificiali e l'accensione di falò. 2. Non cuocere vivande sotto gli alberi. 3. Non bruciare rifiuti o immondizie all'aperto. 4. Non gettare mozziconi di sigarette e fiammiferi non completamente spenti dai finestrini dell'au¬ to e del treno in corsa. 5. Se si avvista un incendio telefonare subito alla più vicina stazione delle guardie forestali oppure ai vigili del fuoco, ai carabinieri, alla polizia, alla prefettura, al Comune, indicando con precisione la zona attaccata dal fuoco. 6. In caso d'incendio mettersi a disposizione delle forze d'intervento seguendo unicamente le loro direttive - pericolo per la vita -. Dovendo intervenire per reprimere il fuoco, coprirsi con adeguati indumenti per ripararsi dalle scintille. Se le fiamme si avvicinano a fabbricati, chiudere accuratamente porte e finestre ed evitare di parcheggiare l'automobile sull'erba secca. 7. Dare la massima collaborazione all'Anas ed alle Ferrovie nell'opera di pulitura dei cigli stradali e delle scarpate dalle erbe secche ed infestanti. 8. Impedire ai bambini di giocare con i fiammiferi nel bosco e in altre zone verdi. 9. Non gettare nel verde bombole di gas usate, confezioni esaurite di deodoranti, disinfettanti, lacche e vernici, oggetti facilmente esplosivi ed incendiabili. 10. Tenere a portata di mano, nella casa di campagna, un estintore e semplici attrezzature di pronto intervento, poco costose, come scope di saggina e vecchie coperte per soffocare le fiamme, nonché un tubo di gomma o plastica da allacciare al rubinetto. Agnese Vigna SPESE DI

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