«Il prezzo? Lo fa il mercato» di V. S.

«Il prezzo? Lo fa il mercato» «Il prezzo? Lo fa il mercato» Colajanni: italiane o straniere le banche sono tutte inaffidabili MILANO. «La mia personale opinione è che italiani o stranieri siano tutti ugualmente opinabili». E' questa la sintetica visione sul problema della valutazione delle società di Napoleone Colajanni, già senatore comunista, oggi docente di storia economica alla Luiss. Dunque, non esiste differenza tra banche d'affari italiane e straniere? «Non esiste, e aggiungo che non ci si deve mai rimettere, mani e piedi, al valutatore. Non scordiamoci che le valutazioni di Enimont sono state fatte da due note banche d'affari estere». Non crede che per Imi, Ina e Enel siano stati scelti istituti esteri, temendo che le merchant bank italiane possano essere influenzabili? «Questi sono imbrogli. Quando una di queste banche, anche straniere, fa una valutazione, vuole che non tenga conto di chi è l'acquirente? Il capitalismo è questo, solo i fessi credono che abbia regole etiche». Nessuna differenza? «Nessuna. Da questo punto di vista, ho la stessa opi¬ nione di tutte le banche». Ma perché tre straniere? «Forse per indulgere alla moda, che vuole le banche d'affari estere più affidabili. Il che non è vero, sono tutte ugualmente inaffidabili. Una concessione all'opinione pubblica...». Come si può avere una valutazione corretta? «E' ovvio che bisogna affidare a qualcuno il compito di esprimere una valutazione. Ma poi la vera valutazione, e il prezzo, devono uscire dal mercato. Il mercato è libero, in esso interagiscono forze molteplici. Bisogna farsi un'idea del prezzo, ma pronti a cambiarlo se il mercato ne indica uno diverso». Dunque la valutazione della banca d'affari è sempre soggettiva? «Io la vedo così. Prendiamo il Credito Italiano, che dovrà essere privatizzato. Ma per valutare il Credito, bisogna stabilire quale valore dare alla partecipazione che l'istituto ha in Bna. Come vede, tutto è opinabile», [v. s.]

Persone citate: Colajanni, Napoleone Colajanni

Luoghi citati: Milano