Mediobanca prepara la rivincita di Valeria Sacchi

Privatizzazioni, polemica sulla scelta di consulenti esteri per vendere Ina ed Enel Privatizzazioni, polemica sulla scelta di consulenti esteri per vendere Ina ed Enel Mediobanca prepara la rivincita In gara per Agip, Stet, Comit e Credit CHI GUIDERÀ' LE GRANDI CESSIONI MILANO EL Campiello delle banche d'affari sono in corso le Baruffe Chiozzotte. La scelta di merchant bank estere per la valutazione di Ina ed Enel sembra aver suscitato lamentele e ire. Allarmata, dicono le cronache, sarebbe Mediobanca. Ma anche istituti meno storici, come la Akros di Gianmario Roveraro o l'Euromobiliare che, tra parentesi, è ormai anch'essa straniera, dal momento che il controllo è nelle mani della Hong Kong and Shangai Bank. A dire il vero, su sette privatizzazioni ai nastri di partenza (Imi, Comit, Credit, Ina, Stet, Enel e Agip), solo per tre sono stati scelti gli advisors. Che poi scendono a due, dal momento che per Imi la Warburg era presente già da oltre un anno. Le novità quindi, riguardano soprattutto Ina e Enel. Per la prima la valutazione è stata affidata alla Schroeder, cui si affianca la Fox Pitt Kelton, mentre il consorzio di collocamento è misto: Comit, Credit, San Paolo e Imi più Goldman Sachs. Per Enel, la valutazione la farà Kleinwort Benson, ma non sono ancora stati scelti gli istituti preposti al consorzio di collocamento. Quanto ad Imi, la Warburg se ne occupa da tempo, ed ha già espresso una valutazione, ma si dovrà, entro fine agosto, designare un secondo valutatore. La scelta di queste banche d'affari è stata fatta dal comitato dei cosiddetti «quattro saggi», coordinati dal direttore generale del Tesoro, Mario Draghi. E qui bisogna fare un passo indietro, e ricordare che, in luglio, sempre il Tesoro aveva inviato a una ventina di istituti italiani ed esteri uh questionario da compilare in tempi strettissimi. Nella lettera si chiedevano precisazioni su esperienze specifiche di valutazione di società operanti in settori simili a quelli dei gruppi italiani da privatizzare, e di area pubblica. Sulla base di queste risposte sono stati probabilmente selezionati i nomi usciti. E difatti, se si guarda caso per caso, ci si accorge che la Fox Pitt Kelton è probabilmente l'agenzia più esperta in gruppi assicurativi, mentre la Kleinwort Benson, a suo tempo, ha curato in Gran Bretagna la privatizzazione dell'ente nazionale dell'energia. Per quattro delle pnvatizzande, la scelta è stata demandata agli enti di controllo. Il presidente dell'Ili, Romano Prodi, dovrà quindi decidere per Comit, Credit e Stet. Mentre all'ammini- stratore delegato di Eni, Franco Bernabè, spetterà il compito di indicare valutatoli e coordinatori del collocamento per Agip. Anche per queste quattro, comunque, i tempi sono stretti. I nomi dei superconsulenti e supercollocatori dovrannno uscire entro il 15 settembre. C'è ancora spazio, quindi, per cercare di portare a casa incarichi. E in questo senso si muove Mediobanca, l'unica, fra le merchant bank italiane, ad avere le carte in regola per aspirare ad entrare nel club delle superelette, sia per esperienza che per rapporti internazionali. Valeria Sacchi Enrico Cuccia presidente onorario di Mediobanca la merchant bank italiana più autorevole su tutti i mercati

Persone citate: Enrico Cuccia, Franco Bernabè, Gianmario Roveraro, Mario Draghi, Pitt, Romano Prodi, Schroeder, Warburg

Luoghi citati: Gran Bretagna, Hong Kong, Milano, San Paolo, Shangai Bank