Roma uccisa e rinchiusa in un sacco

Rimini, ha pregato con il cardinal Silvestrini, gli amici: «Parole estorte» ULTIMA ORA Roma, uccisa e rinchiusa ROMA. Il cadavere di una donna dell'apparente età di 35 anni, capelli castani di media lunghezza, è stato trovato ieri sera poco dopo le 21 da un passante sulle rive del Tevere, a poca distanza dal centro abitato di Monterotondo, a pochi chilometri da Roma. Il corpo era chiuso in un sacco di yuta, di quelli in uso alle Poste. Un secondo sacco, dello stesso tipo, avvolgeva il primo. Il «fagotto» è stato abbandonato sotto il «ponte del Grillo», nella scarpata a ridosso delle rive del fiume. La zona si trova in un comprensorio industriale tra la via Salaria e la via Tiberina, e di sera è frequentata da prostitute ed emarginati. Dai primi accertamenti sembra probabile che si tratti di un omicidio. Il corpo della donna, con una camicia bianca e una gonna gialla ancora addosso, presenta profonde ferite da arma da taglio al cranio, all'addome, alla schiena e agli arti. Non sono sembrati evidenti, da un primo esame del cadavere, segni di violenza sessuale. I carabinieri, che sono arrivati giunti sul posto insieme con i vigili del fuoco, hanno avviato le indagini. «Conosciamo almeno di vista le prostitute della zona - dicono i militari -. Questa donna non l'avevamo mai vista prima». Nella notte si è proceduto al rilievo delle impronte digitali, ma soltanto oggi il confronto con quelle schedate da polizia e carabinieri sarà possibile. [Ansa]

Luoghi citati: Monterotondo, Roma