Conosceva l'assassino di A. Con.
Si indaga tra le bande dello spaccio a Barriera Milano Si indaga tra le bande dello spaccio a Barriera Milano Conosceva l'assassino Una pista per il ragazzo ucciso Gianni Abbruzzino, 21 anni, il giovane spacciatore di eroina trovato ucciso sabato notte in una stradina di Gassino, probabilmente conosceva bene il suo assassino. Lo ritengono possibile i carabinieri del Nucleo Operativo, dopo il ritrovamento della sua Suzuki Vitara, perfettamente parcheggiata in una via di Barriera di Milano. Le chiavi del fuoristrada erano rimaste nelle tasche del cadavere. Se l'auto è stata trovata in una posizione tanto «normale» è molto probabile che a lasciarla sia stata proprio la vittima. Intanto continuano le indagini. «La pista della droga è fuori discussione - spiega il capitano Fabrizio Polvani - e stiamo scavando lì». L'inchiesta non è affatto facile perché l'omertà appare di casa nel mondo dello spaccio, soprattutto dopo una punizione tanto severa, anche se per il momento assolutamente incomprensibile. Nell'inchiesta non mancano alcuni elementi definiti di interesse. Si sta indagando soprattutto su presunti contatti che l'Abbruzzino avrebbe avuto con alcuni personaggi, recentemente arrestati dalla Squadra Mobile. Si tratta della banda che faceva capo à Giuseppe Giuliana, 23 anni, e a Maurizio Caruso, 29 anni. Due persone che operavano sull'asse Barriera di Milano-Borgaro. Il Caruso era stato segnalato, in passato, anche come abituale fornitore dei tossicodipendenti della zona di via Calvi. Il suo nome risulta nell'elenco di persone sospettate dagli abitanti del quartiere di essere spacciatori e consegnato, a suo tempo, ai poliziotti del commissariato Barriera di Milano. Proprio in via Calvi, secondo le stesse persone, avrebbe ope¬ rato per molti mesi anche l'Abbruzzino. Due mesi fa, sotto la pressione delle forze dell'ordine, il mercato in quella zona si è interrotto, trasferendosi nell'area dei giardinetti di via Bologna. E' probabile che qui si fossero spostati sia il Caruso, sia l'Abbruzzino, trascinandosi anche la pletora dei loro clienti. Se poi esista una qualche relazione fra gli arresti degli esponenti della banda e l'omicidio dell'ex carrozziere è difficile dire. Per ora si tratta soltanto di una «ipotesi di lavoro» sulla quale si stanno impegnando, con molto tatto, i carabinieri del Nucleo operativo ed anche gli uomini della Squadra Mobile. Un dramma, dietro questa vicenda. Lo sta vivendo la famiglia Abbruzzino. I genitori e le sorelle della vittima erano all'oscuro dei traffici di Gianni. Per loro il dolore è stato doppio: prima la perdita del congiunto, poi i sospetti gravi e pesanti. E' gente onesta, che lavora, e che sta offrendo agli investigatori ogni aiuto possibile, [a. con.]
Persone citate: Fabrizio Polvani, Gassino, Gianni Abbruzzino, Giuseppe Giuliana, Maurizio Caruso
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