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Caso Piemonte Caso Piemonte Incontro a Roma sulla crisi La crisi occupazionale in Piemonte è stata argomento di dibattito in un incontro svoltosi ieri nella sede della Giunta regionale, con la partecipazione del presidente della Giunta Gian Paolo Brizio, dell'assessore regionale al Lavoro Giuseppe Cerchio, dei rappresentanti della Confindustria Desana e dell'Api Giglio, di sindacalisti: Canapè e Canta della Cgil, Lughezzani e Zocatelli della Cisl, Panerò, segretario generale della Cisl-Piemonte. Il primo obiettivo sul quale tutti si sono trovati d'accordo è la richiesta di un incontro entro settembre con i rappresentanti del governo (ministri dell'Industria, del Lavoro e del Bilancio) per trattare il «caso Piemonte». Per presentare al governo una posizione unica di sindacati, imprenditori e Giunta regionale sulla crisi, si è deciso di dare vita a gruppi di lavoro, che definiranno gli specifici interventi in merito ai fondi europei per sostenere le aree di crisi industriale (individuazione dei territori e selezione delle priorità). Da più parti si è auspicata l'applicazione anche per il Piemonte della direttiva 2052 della Cee, che mette a disposizione fondi dal primo gennaio '94. Calcolando come disoccupati anche coloro che sono in mobilità e in cassa integrazione la percentuale di crisi occupazionale sale infatti ai livelli della media europea.