In galera la vecchia giunta
Tangenti a Ivrea, arrestati ex sindaco e vice (psi e pds) Tangenti a Ivrea, arrestati ex sindaco e vice (psi e pds) In galera la vecchia giunta Impresa edile avrebbe versato mazzette per vincere l'appalto di un parcheggio E' finita in carcere mezza giunta di sinistra che fino a due anni fa aveva amministrato Ivrea. Le manette per l'ex sindaco socialista Roberto Fogu, 54 anni, sono scattate a Tortoli, in Sardegna, dov'era tranquillamente in vacanza; il suo «vice» fra l'85 e il '92 , il pidiessino Graziano Cimadom, 42 anni, e l'ex assessore al Bilancio e all'Edilizia privata Aldo Cecone, 45 anni, (pds), sono stati bloccati dalla Finanza , all'alba di ieri, nelle loro case di Ivrea. L'ex assessore socialista ai Servizi tecnici Sabino Sfrecola, anche lui in vacanza, si è costituito al comando delle Fiamme Gialle dopo essere arrivato in treno da Viareggio. Manette anche per Dario Omenetto, 40 anni, già sindaco comunista di Borgofranco, un importante centro della prima cintura di Ivrea, e già funzionario della cooperativa edilizia Coop-sette, oggi dipendente dell'Ecoribes, un'impresa che gestisce l'impianto di smaltimento rifiuti di Collereto Giacosa. Sarebbe stato Omenetto, secondo l'accusa, il manovratore di un appalto finito nel mirino della magistratura dopo le confessioni del capo ufficio tecnico, l'architetto Angelo De Scalzi, arrestato a maggio per concussione: la realizzazione del parcheggio multipiano di corso Garibaldi, l'«Autosilo della Castiglia» inaugurato l'anno scorso. L'ex sindaco e i suoi assessori avrebbero ricevuto da Omenetto mazzette sia per assegnare l'appalto all'impresa emiliana sia per modificare il contratto di gestione della struttura fra Comune e impresa. Un affare da un paio di miliardi non propriamente riuscito per la cooperativa, visto che una consistente parte dei box auto realizzati e destinati alla vendita sono rimasti senza compratori. Sotto inchiesta anche il progetto di costruzione di un complesso edilizio in via Chiusella, nell'area denominata Villa Chiampo. Fogu e Cecone, avrebbero esercitato pressioni su De Scalzi per un'immediata approvazione del progetto da parte dell'uffico tecnico con lo scopo di favorire un professionista torinese interessato alla costruzione. Non è escluso che nella «Mani pulite» eporediese possano entrare altri appalti pubblici. Il sindaco socialista Alberto Stratta, che la sera del 19 novembre dell'anno scorso aveva sostituito Fogu dimessosi dopo dodici anni ininterrotti alla guida di Ivrea, è teso: «Speriamo che la magistratura chiarisca tutto e in fretta». L'ha ripetuto ai pochi assessori rimasti in città in una riunione straordinaria di giunta: «E' la giornata più nera per l'Ivrea politica». Stratta non si nasconde le difficoltà per la sopravvivenza del suo esecutivo, nato dopo il divorzio del psi dal pds, ed il ritorno alla collabortazione con la de. Il primo siluro alla giunta dc-psi-psdi-pri arriva dai repubblicani: «Ci pare opportuno che il sindaco si presenti dimissionario al prossimo Consiglio» dice il capogruppo dell'edera Aldo Gandolfi. La segreteria pds teme invece «possibili vendette che tendono a far confondere scelte amministrative con atti illeciti: il pds non ha nulla da temere. S'indaghi pure a fondo sulla correttezza dei nostri amministratori». Oggi i cinque arrestati compariranno davanti al giudice per le indagini premilitari De Marchi. Guido Nova ria Mauro Revello Sotto da sinistra l'ex sindaco socialista Roberto Fogu; a fianco Dario Omenetto, già funzionario della impresa edile «Coop-sette» Da sinistra in alto gli ex assessori Aldo Cecone (pds), e Sabino Sfrecola (psi); quindi Graziano Cimadom, numero due della giunta Fogu dall'85 fino all'anno scorso
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