Cresce Benvenuti, secondo sugli 800
Cresce Benvenuti, secondo sugli 800 ATLETICA Nel miliardario meeting di Zurigo è Burrell a far sua la rivincita tra Christie e Lewis Cresce Benvenuti, secondo sugli 800 L'azzurro battuto solo dallo statunitense Gray BenePanetta (5000), male Lambruschini (siepi) ZURIGO. Solita notte di stelle sulla pista del Letzigrund, una parata di campioni con tre ore di gare ad altissimo contenuto tecnico. Ma il momento più atteso, per il brivido che sempre 10 sprint sa procurare e per la fama che la pista zurighese ha riguardo alla velocità, era la rivincita di Gateshead tra Linford Christie e Cari Lewis. A vincere, però, è stato Leroy Burrell, uno dei meno pronosticati, se non altro perchè il ventiseseiennésprinter di Filadelfia non aveva finora offerto grosse prestazioni dopo l'infortunio che ne aveva bloccato la preparazione in primavera. Nel miliardario meeting organizzato da Andreas Brugger con budget vicino ai seimila milioni la serie migliore degli 800 ha rilanciato Andrea Benvenuti, restituendo all'azzurro 11 sorriso e agli appassionati di atletica la speranza che un italiano possa lottare, ai Mondiali di Stoccarda che prenderanno il via fra dieci giorni, non soltanto per un posto in finale ma per salire sul podio. Il veronese, rimontando cinque posizioni nei 120 metri finali, si è piazzato secondo (l'44"55) dietro allo statunitense Gray (l'44"03): battuti dunque i keniani, a partire dal campione olimpico William Tanui (3° in l'44"69) al vice Kiprotich (5°), e anche il recordman stagionale, il brasiliano Barbosa (4° in l'44"73). Altrettanto convincente la prestazione di Francesco Panetta sui 5000, vinti dal marocchino Skah (13'04"67) davanti al neo primatista dei diecimila, il keniano Ondieki (13'05"09). Il calabrese, che sta preparando i 10 mila per i Mondiali, a due giri dal termine di una gara che per 3 km era proceduta su ritmi da record, è andato anche in testa. Alla fine è giunto 7°, sfiorando il limite italiano di Antibo: 13'06"76 il suo tempo contro il 13'05"59 ottenuto dal siciliano tre anni fa a Bologna. Meno confortante, invece, la prova di Lambruschini sui 3000 siepi, in cui si è imposto il keniano Kiptanui in 8'10"30 davanti al connazionale Sang (8'11"09). Il toscano, che lunedì aveva vinto a Bologna il titolo italiano dei 1500 mostrando una condizione più che discreta, è stato presto staccato dal gruppetto dei migliori che nel primo chilometro a viaggiato su passo da record del mondo (2'40"), finendo poi lontano (solo settimo, 8'24"94). Appena 15 centesimi tra il primo e l'ultimo dei 100, nella serie che proponeva la rivincita tra Christie e Lewis. Gli ultimi metri di Leroy Burrell (10"02) sono stati di maestosa potenza e gli hanno permesso di catapultarsi sul traguardo a braccia alzate e di superare per un centesimo Christie e per tre Drummond. Quarto posto per Cari Lewis (10"07), in completa divisa nera, partito male e ai 50 metri ancora staccato di almeno due da Cason (10" 11), che per quattro quinti di gara è stato in testa. Quindi nell'ordine Effiong (10" 12), Adenicken (10" 13) e Fredericks (10" 17), relegato a un ottavo posto che certo non prevedeva nei giorni scorsi, quando si allenava con minuziosa cura a Macolin, sede anche del ritiro della Juventus. Nonostante la pioggia (era caduta prima dell'inizio della gare, quindi è scrosciata a tratti), un grandissimo finale ha permesso a Michael Johnson di imporsi sul giro di pista (44"22) con secondo posto per il britannico Grindley (44" 50). Quindi Steve Lewis, Reynolds e Watts. Tutti gli otto partecipanti sono scesi sono i 45". Tra le sorprese della serata la maggiore è venuta, indubbiamente, dai 400 hs con il primatista mondiale e campione olimpico Kevin Young soltanto terzo (48"08). A ottenere il successo è stato il giamaicano Winthrop Graham (47"60), che ha chiuso in bella spinta come Matete (secondo in 47"82). Nell'alto femminile per la prima volta quattro atlete hanno superato i 2 metri: la vittoria è andata alla bulgara Kostadinova, che ha preceduto Turchak, Astafei e Costa. L'azzurra Antonella Bevilacqua si è arenata sugli 1,90 dopo aver superato gli 1,85. Senz'altro meglio di lei ha fatto sui 100 Fabia Trabaldo che si è imposta sui 1000 (ma si trattava però di gara non molto qualificata) in 2'36"71. Convincente la prova del marocchino Morceli sui 1500 (3'30"06, con Di Napoli ultimo e staccatissimo) e degne di nota le prestazioni della mozambicana Mutola sugli 800 (l'55"65, primato mondiale stagionale) e della tedesca Drechsler nel lungo femminile (7,21), mentre Powell si è imposto in campo maschile con un ottimo 8,43. Infine la giamaicana Ottey (10"93) si è tolta la soddisfazione di mettere in fila sui 100 Torrence, Devers e Privalova. Attilio Monetti Per Andrea Benvenuti un convincente secondo posto negli 800 con I "44"55
Luoghi citati: Bologna, Filadelfia, Stoccarda, Zurigo
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