Pecci difende Gascoigne grasso è bello

Le polemiche sul peso superfluo del laziale portano a galla i peccati di gola di tanti colleghi Le polemiche sul peso superfluo del laziale portano a galla i peccati di gola di tanti colleghi Pewi difende Gascoigne; grasso è bello Ma il dietologo tira le orecchie ai giocatori dalla forchetta facile ROTONDI COME IL PALLONI SARANNO tutti come Paul Gascoigne che quando vede un buffet perde la testa? Forse avrà un tantino esagerato l'ex segretaria di Gazza, Jane Nottage, nella sua biografia che rovescia sul mondo vizietti e peccatucci (spesso di gola) del celebre giocatore inglese. Ma sulla sua linea pesante sono pronti a giurare tutti, tutti a prenderla come pretesto quando Paul Gascoigne in campo gira a vuoto. E mentre infuria la polemica sulle sue presunte abbuffate, ecco che nel calcio italiano ci si interroga: è il tempo di mettersi a dieta? L'esperto consulta i dati e risponde sì. Anche l'Italia del pallone deve fare i conti con la bilancia. Anzi, con il tempo il problema si è sensibilmente aggravato, tanto che oggi la maggior parte delle società sta correndo ai ripari. «Sì è vero conferma il professor Giovanni Caldarone, responsabile del settore nutrizione all'Istituto di Medicina Sportiva del Coni sono sempre di più i club di ogni categoria che si rivolgono a me e al mio staff. Vogliono sapere tutto su diete, regimi alimentari, cibi più o meno ca¬ lorici. E sapete perché? Perché il calciatore, più di altri atleti, è soggetto a problemi di sovrappeso». Il professor Caldarone lancia una sorta di allarme. Dopo aver assistito a una lunga processione di giocatori («Molti campioni affermati») dal chilo di troppo e dalla golosità impenitente, adesso è giunto il momento di dispensare consigli e avvertimenti. Il messaggio, che è quasi un rimprovero, è rivolto ai diretti interessati, i giocatori: «Molti di loro, a differenza di altri sportivi come per esempio i maratoneti, non hanno la mentalità del vero atleta, che impone sacrifici, regimi alimentari adeguati ad un ben preciso stile di vita. Questo accade in quelle discipline sportive dove contano la densità del programma di allenamento e l'impegno costante. Il calcio invece è diverso: è uno sport che si basa sull'impegno continuo ma anche sulla fantasia, sull'estro». E questo, conclude, fa allentare la tensione al calciatore e lo porta a concedersi ogni tanto degli stravizi, che possono andare dal fumo alle abbuffate. «E per favore non crediate che chi è grosso abbia maggior resistenza in campo rispetto a chi è in linea. E' soltanto un luogo comune». Ma scuote la testa in segno di dissenso uno che non ha mai nascosto le proprie rotondità, neppure all'apice della carriera: Eraldo Pecci. Anzi, per l'ex centrocampista granata e bolognese vale ancora lo slogan «grasso è bello», nel calcio come nella vita. «Sia chiaro - dice Pecci - bisogna non abusare, ma perché mettere in croce chi assimila di più? Sono sempre stato convinto che qualche chilo in più non guasti. Anzi, io ho notato, sulla mia pelle, che un giocatore più pesante ha un rendimento più costante rispetto a chi è magro». Insomma, al bando le diete? «Io rispondo in un solo modo: sono solidale con i ciccioni e contrario alle crociate come quelle nei riguardi di Diego Maradona e adesso di Gascoigne. Ripeto: grasso è bello e pure divertente». Pecci la butta sull'ironia. Di certo non lo farebbero alcuni suoi colleghi che in passato si sono trovati invischiati in affari di peso. Come Maradona, come Peruzzi e Carnevale, come Valenciano o l'uruguaiano Aguirre. Emblematico il caso del quale fu protagonista quest'ultimo quando giocava nel campionato greco: era sempre affamato, tanto da svegliarsi di notte e razziare il frigorifero del ritiro. «Mangiavo tutto quello che trovavo - raccontò Aguirre - e mi dissero che così non potevo andare avanti». Ri sultato? Prese delle pasticche per togliersi l'appetito ma al l'antidoping risultò positivo e fu squalificato. Ma, quel che è peggio, la fame non gli è mai passata. Brunella Ciullini E c'è stato pure chi per togliersi la fame è caduto nel doping Pecci (a lato) difende i chili in più Gazza (sotto) ha «aperto» il caso

Luoghi citati: Italia