Addio al grande boiardo di Ettore Bernabei

Addio al grande boiardo Addio al grande boiardo Bernabei lascia l'ultima carica Dalla Rai all'Iti, segnò un'epoca ROMA. E' un altro piccolo segno della fine di un'epoca. L'uscita definitiva di Ettore Bernabei dalla galassia Iri è nascosta nelle righe di un comunicato con cui, ieri, si dava notizia della nomina del nuovo presidente di una società del gruppo Iritecna, la Autostrade International, ultima nicchia in cui è rimasto seduto Bernabei dopo lunghi anni al servizio dell'impresa pubblica. Con l'arrivo del nuovo presidente, Franco Schepis, Bernabei lascia definitivamente il gruppo Iri. L'impronta più duratura e profonda lasciata dal manager pubblico, che per molti ha incarnato la vera immagine del «boiardo di Stato», riguarda la Rai, dove Bernabei è stato direttore generale dal 1961 a metà degli Anni 70, fino cioè alla grande riforma. Fanfaniano di ferro, già direttore del «Popolo», Bernabei è ricordato negli uffici dell'emittente pubblica come il «grande censore», quello che ha imposto la calzamaglia alle ballerine. Dopo la Rai Bernabei approda all'Iri, dove ricopre varie cariche in diverse società del gruppo. Qui inciampa nella vicenda dei «fondi neri», viene rinviato a giudizio ma infine prosciolto. L'ultimo incarico di rilievo lo assume nell'Italstat, che guida prima come amministratore delegato e poi come presidente. Anche qui lascia la sua impronta di manager, inventando il meccani smo della «concessione di servizio» per semplificare gli appalti.

Persone citate: Bernabei, Franco Schepis

Luoghi citati: Roma