Zavoli di Re. Ri.

A Zavoli A Zavoli «Vorrei girare il film su Napoli» RIMINI DAL NOSTRO INVIATO «Il suo aspetto esteriore non rende l'idea della situazione»: Sergio Zavoli racconta l'incontro con il suo amico Federico Fellini, avvenuto poco dopo le 12: «Io non mi arrendo all'idea che non ce la possa fare», dice ricordando d'averlo visto «sofferente ma molto lucido». Gli ha stretto la mano con forza e lui, alludendo alla sua recente nomina a direttore del Mattino gli ha detto: «Sergio, questa è la volta buona per fare quel film su Napoli che non mi è mai riuscito di realizzare. Spargi la voce». Zavoli parla della voce «dolce e fragile» del maestro e osserva: «Si è inclini a credere che anche la forza fisica di Federico corrisponda un poco a questa voce, ma non c'è nulla di più lontano dalla verità: lui, non solo sul set e non solo intellettualmente, sprigiona la forza fisica di una squadra di operai. Io più di una volta, l'ho visto all'opera: un genio che comunicava non esclusivamente con il proprio talento, ma anche con l'energia di un capo macchinista. Credo che ce la farà: lui sa governare se stesso, nel bene e anche nel male». Nel breve colloquio con Sergio Zavoli, Fellini è ritornato più volte sull'idea di questo film dedicato alla città partenopea: «Ti toccherà parlarne con chi di dovere per vedere se si trovano i soldi», ha detto all'amico quasi a ribadire che questa realizzazione non è un sogno, ma un progetto concreto cui spera di poter porre mano al più presto. Da un film «sperato» ad un film in avanzata preparazione: quel «Bloc notes di un regista: l'attore» che verrà prodotto da Leo Pescarolo: «Siamo convinti del recupero di Federico - sostiene da Roma Pescarolo -. Dopo aver avuto fiducia nella sua genialità, ora abbiamo fiducia anche nel suo fisico che si sta rivelando possente. La data di fine agosto per dare il via alle riprese subirà un ovvio slittamento, ma siamo certi che Fellini, appena guarito, vorrà lavorare a questo film cui tiene moltissimo». Sono molti gli uomini e le donne di cinema che, in queste ore, hanno telefonato ai familiari del regista e ai medici per domandare se e quando avrebbero potuto raggiungere Rimini per fare gli auguri al Maestro. I sanitari hanno pregato tutti di rimandare la visita perché Fellini non può, in questi giorni, provare emozioni e commozioni. Tra i tanti che hanno dovuto rinunciare, uno che, con ogni probabilità, non se la sentirà di stare lontano da un amico fraterno: Marcello Mastroianni, attualmente a Parigi, è atteso nelle prossime ore in Romagna. Se pure non potrà vedere il regista che l'ha diretto in alcuni dei suoi film più belli e fortunati, si stringerà a Giulietta Masina che sta vivendo ore drammatiche. La moglie del regista è a casa della cognata Maddalena: l'altra sera, rientrata precipitosamente da Roma alla notizia dell'attacco cerebrale da cui era stato colpito Federico, è rimasta in ospedale sin dopo l'una. Stanca, avvilita, non ha voluto incontrare nessuno: «No, non ho proprio voglia di parlare in questi momenti». [re. ri.]

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