New York caccia al maniaco che macella i gay

New York, caccia al maniaco che macella i gay USA L'ultimo caso scoperto domenica. I corpi sono sempre stati sezionati con competenza chirurgica New York, caccia al maniaco che macella i gay Dal novembre dell'anno scorso ne ha già fatti a pezzi quattro NEW YORK. La polizia di New York sta dando la caccia ad un maniaco omicida che fa strage di omossessuali e seziona il corpo delle sue vittime «con la precisione e la competenza di uri chirurgo)*. L'allarme è scattato domenica scorsa quando su un'autostrada alla periferia Ovest di New York sono stati ritrovati due sacchetti di plastica sospetti che, secondo un testimone, emanavano un odore insopportabile. Nel primo gli agenti della pattuglia accorsa sul posto hanno scoperto una testa umana, nel secondo due braccia di uomo. Anche se delle gambe e del torace non è stata trovata traccia, la polizia non ha avuto problemi per l'identificazione. La vittima era un uomo di 56 anni di nome Michael Sakara. L'ultima volta Sakara era stato visto al Greenwich Village, il quartiere «bohémien» di New York, in un piano bar per omossessuali. Dagli archivi della polizia, sono emersi almeno altri tre casi quasi identici avvenuti negli ultimi dieci mesi nella zona di New York. Le vittime erano tutte omosessuali, tra i 45 e i 55 anni e - soprattutto - sezionate con la stessa cura. Nella comunità «gay» di New York, tuttavia, la psicosi del maniaco sta prendendo piede. Nei locali «in» per omosessuali della Upper East Side e specialmente in quelli del Greenwich Village non si parla d'altro e qualsiasi sconosciuto viene guardato con sospetto. «La polizia deve stare con gli occhi aperti e ci deve proteggere», ha detto ieri in un'intervista radiofonica alla «Cbs» un portavoce di una delle associazioni «gay» di New York. Fred Zugibe, il medico legale che ha esaminato i resti di Michael Sakara, ha dichiarato che il corpo è stato sezionato con un bisturi e una seghetta da macellaio. «Si è trattato di un lavoro molto pulito - ha detto -: le braccia e le gambe sono state staccate dal corpo proprio all'altezza delle articolazioni». Anche negli altri casi la tecnica era in pratica la stessa. Incisioni eseguite con mano ferma nel punto giusto, pezzi del corpo distribuiti in vari sacchetti di plastica poi abbandonati in strada. Nella speranza di poter avere qualche indicazione per le indagini, la polizia martedì ha divulgato un elenco di quelle che probabilmente sono le vittime del killer che la stampa ha già battezzato «il cacciatore di gay». Nella speranza di poter avere qualche indicazione per le indagini, la polizia martedì ha divulgato un elenco di quelle che probabilmente sono le vit¬ time del killer che la stampa ha già battezzato «il cacciatore di gay». Thomas Mulchay, 57 anni, residente a Boston, ma visto spesso a New York in bar frequantati da omossessuali, venne trovato morto quasi un anno fa a Ocean City, nel vicino Stato del New Jersey. Anthony Morero, 45 anni, un «ragazzo di vita» che batteva la zona del porto a New York, venne anche lui trovato morto a Ocean City. Il suo corpo era stato distribuito in cinque sacchetti da spazzatura. Guillermo Mendez, la penultima vittima, aveva 50 anni quando venne assassinato nel luglio dello scorso anno. Anche lui era un «diverso». Il suo corpo venne ritrovato a Rotterdam, una località nei pressi di New York. La testa era stata abbandonata in un cimitero, il resto del corpo scaricato in un deposito di immondizie. (Ansa)

Persone citate: Anthony Morero, Fred Zugibe, Guillermo Mendez, Michael Sakara, Thomas Mulchay