«fermate i nazi con l'estintore»

Volantini in Westfalia: non possiamo aiutarvi, attrezzatevi contro gii incendiari Volantini in Westfalia: non possiamo aiutarvi, attrezzatevi contro gii incendiari «fermate i nari con l'estintore» La polizia agli stranieri BONN NOSTRO SERVIZIO «Stranieri, munitevi di estintori», firmato, la vostra polizia. In un'azione di volantinaggio che è appena incominciata la polizia del Land Nord Reno-Westfalia (la regione di Bonn e Colonia) invita i cittadini stranieri a difendersi dagli attacchi dei naziskin. «Voi vi aspettate aiuto e protezione della polizia?», chiedono i volantini stampati in dieci lingue, tra cui turco, serbo-croato, italiano, portoghese, spagnolo e francese. E' giusto, ma «la polizia non può essere dappertutto». I primi volantini del Landeskriminalamt sono stati distribuiti questa mattina a Duisburg, una cittadina di settantamila abitanti nel bacino della Ruhr. In tutto ne arriveranno un milione. I volantini sono un catalogo di buoni consigli che la polizia dà agli stranieri non potendone garantire l'incolumità. Dopo il rogo di Solingen nel maggio scorso, in cui morirono due donne e tre bambine turche, gli attentati contro persone, ma soprattutto contro case abitate da stranieri si sono moltiplicati: giugno è diventato il nuovo mese record per i reati xenofobi. Dopo Solingen lo scrittore ebreo Ralph Giordano invitò gli stranieri a munirsi di pistola, la polizia del Nord Reno-Westfalia adesso li invita a munirsi di estintori. L'ultimo rogo razzista sem- brava essere stato appiccato la notte scorsa in un ristorante turco di Colonia. Ma ora si è scoperto che si è trattato del tentativo di uno dei figli del proprietario di far incassare l'assicurazione ai genitori. In un primo momento sembrava chiara la matrice neonazista: sulla facciata troneggia infatti una minacciosa svastica rossa, ma la polizia ha subito sospettato che potesse trattarsi di un «falso». Ed un caso analogo si era verificato il 30 giugno a Weiden in Baviera. Vero o falso comunque ogni attentato contribuisce a peggiorare un clima sociale che diventa sempre più teso. Anche perché gli xenofobi strumentalizza¬ no ovviamente questi episodi per tentare di alimentare l'odio razzista. Oggi a Colonia una donna di fronte al ristorante incendiato esibiva il cartello: «Mi vergogno di essere tedesca». Amici e vicini avevano anche aperto un conto corrente di solidarietà. Gli investigatori hanno smascherato rapidamente il «falso». Ma negli episodi veri hanno mostrato invece un'assoluta impotenza. Ora i volantini della polizia sono un altro segno di questa incapacità a fornire adeguate misure di protezione. Uno dopo l'altro i responsabili della sicurezza interna dei Laender tedeschi ammettono di non essere in grado di tenere sotto controllo la violenza di destra. Meno di una settimana fa i responsabili per la Baviera e per il Palatinato denunciavano rispettivamente il «pericolo per la sicurezza interna della Germania» e «l'impossibilità delle forze dell'ordine di proteggere le centinaia di migliaia di possibili vittime dell'aggressione neonazista». Nel frattempo, a livello politico è scoppiata una nuova discordia. Dopo le lunghe ed estenuanti discussioni per un nuovo diritto di asilo più restrittivo, il nuovo tema è la regolamentazione deU'immigrazione in Germania. Il ministro degli Esteri Klaus Kinkel si è pronunciato a favore di una legge per l'immigrazione. La popolazione tedesca invecchia, dice il liberale Kinkel, e avremo bisogno di qualcuno che lavori per pagare le pensioni. Reazioni di protesta sono arrivate dagli esponenti democristiani, fratelli maggiori nella coalizione di governo. In un clima di tensione come quello attuale, sostengono i democristiani, una nuova discussione sugli stranieri rischia soltanto di incrementare la violenza. Di fatto un extracomunitario non ha attualmente nessun modo di venire in Germania a lavorare: o chiede asilo politico o viene da turista. Francesca Predazzi I ristorante turco distrutto da un incendio vicino a Colonia

Persone citate: Francesca Predazzi I, Kinkel, Klaus Kinkel, Land, Ralph Giordano

Luoghi citati: Baviera, Bonn, Colonia, Germania, Westfalia