I quattro sì

I quattro sì I quattro sì E un altro per Formica ROMA. Erano cinque le richieste di autorizzazione per Bettino Craxi che la Camera ha esaminato ieri: quattro su casi di tangenti (tre delle quali arrivate da Milano, l'altra inviata dai giudici romani); una per diffamazione, relativa al «caso Valpreda», per alcune dichiarazioni rese a Berlino dall'ex segretario socialista. L'aula di Montecitorio ha detto no per il «caso Valpreda» e sì alle indagini e in due casi anche alle perquisizioni - nei quattro casi per cui si ipotizzano i reati di concussione, corruzione e di violazione della legge sul finanziamento ai partiti. Quanto alle perquisizioni, «via libera» in due casi su quattro richieste: e cioè per le tangenti che sarebbero state versate per aggiudicarsi lavor^della centrale di. Montalto e del Piano Lambro e per quelle «residuali» relative ad opere Enel e Anas. Non solo su Craxi si è discusso e votato ieri alla Camera. E' stata concessa l'autorizzazione a procedere per il socialista Rino Formica, ex ministro delle Finanze: il Tribunale dei ministri gli contesta il reato di abuso d'ufficio per aver dato in affitto «per canoni irrisori e in violazione delle norme che disciplinavano la materia appartamenti in palazzi demaniali». Via libera alle indagini sul socialista Agostino Marianetti, al quale la Procura di Milano contesta i reati di ricettazione e violazione delle norme del finanziamento pubblico dei partiti, e sul democristiano Mario D'Acquisto, accusato di corruzione oltre alla solita violazione della legge sul finanziamento. Sì anche alla richiesta dei magistrati di Caltanissetta per Raimondo Maira (de), accusato di associazione di tipo mafioso. Mentre in aula si discutevano questi casi, la Giunta per le immunità di Montecitorio ha esaminato la richiesta relativa a Gianni Prandini appena arrivata dal Tribunale dei ministri di Roma. L'ex ministro dei Lavori Pubblici è accusato di concussione per presiinte tangenti pari a 21 miliardi, in relazione a vari appalti di lavori Anas. Questo il responso: sì a indagini e sequestro del conto in Svizzera; no all'arresto e alle perquisizioni in casa e negli uffici. Dalla Giunta di Palazzo Madama è arrivato invece un no alle richieste relative ai senatori de Francesco Alberto Covello, Ange lo Donato e Bruno Napoli (reato di abuso d'ufficio). No anche per il leghista Francesco Tabladini (ol traggio a pubblico ufficiale). Ir. i.]

Luoghi citati: Berlino, Caltanissetta, Milano, Roma, Svizzera