«Rarissimo il crollo d'un seracco all'alba» di R. Cri.

«Rarissimo il crollo d'un seracco all'alba» ARDITO DESIO «Rarissimo il crollo d'un seracco all'alba» BORMIO. «E' una tragedia incredibile», dice il professor Ardito Desio, pioniere dell'alpinismo italiano, l'uomo che nel 1954 riuscì a portare la spedizione italiana, composta tra gli altri da Compagnoni, Bonatti, Rey e Lacedelli, sulla vetta del K2, la seconda montagna del mondo. «Non credo - spiega Desiò, che oggi ha 96 anni - si possa parlare di grave imprudenza degli alpinisti impegnati nell'ascensione alle Grandes Jorasses. Il distacco di un seracco di quelle proporzioni poco dopo le quattro del mattino, quando la temperatura è ancora bassa, è da considerarsi un evento eccezionale. Di solito il pericolo comincia nel pomeriggio, quando il disgelo fa muovere il ghiacciaio e c'è il rischio che le cornici pensili crollino improvvisamente». Ardito Desio aggiunge: «Dalle prime notizie che provengono dalla Valle d'Aosta mi sembra che le cordate impegnate sul Monte Bianco fossero composte da due o tre persone ciascuna, una scelta attenta, decisa da gente che conosceva le leggi dell'alpinismo d'alta quota. Credo quindi si possa parlare di fatalità anche se bisognerà attendere i risultati della commissione d'inchiesta». [r. cri.]

Persone citate: Ardito Desio, Bonatti, Compagnoni, Lacedelli

Luoghi citati: Bormio, Valle D'aosta