Garma si mantiene giovane

A Malgara e Ivan Gardini la commercializzazione delle bottiglie A Malgara e Ivan Gardini la commercializzazione delle bottiglie Garma si mantiene giovane Distribuirà in esclusiva l'acqua di Fiuggi BOLLICINE IN FERMENTO ROMA. Questa mattina dovrebbe arrivare l'annuncio ufficiale e per la famiglia Gardini si tratterebbe di una notizia positiva: la Garma, società controllata pariteticamente con Giulio Malgara, si è aggiudicata la commercializzazione dell'Acqua Fiuggi. Dopo una guerra durata mesi, ma che affonda le proprie radici più indietro nel tempo, Giuseppe Ciarrapico esce dunque di scena. La decisione è stata assunta nel corso di una seduta fiume (protrattasi dalle 18 di venerdì per tutta la notte fino alle 8,30 di sabato mattina) dal consiglio di amministrazione dell'Astif, l'azienda speciale alla quale è stato affidato lo sfruttamento della miniera. Si tratta per ora solo di indiscrezioni, ampiamente riportate dalla stampa e dalle emittenti locali, che non hanno però trovato conferme ufficiali da parte degli interessati, in primo luogo i consiglieri di amministrazione dell'Astif e i custodi giudiziari. Tutto ciò che si è potuto sapere in via ufficiale, è che la deci- sione è stata presa e che sarà resa nota oggi, «dopo le opportune verifiche». Alla gara partecipavano anche la San Benedetto di Gianfranco Zoppas e Fiuggi Sviluppo, una cordata nel cui capitale figurano Sogeam-Acqua Vera, Finec-Lega Coop e la cooperativa locale «Fiuggi '90». Secondo quanto si è appreso, la decisione sarà formalizzata oggi, dopo che saranno stati informati i custodi giudiziari (Matteo Caratozzolo, Antonio Ciuffa e Mario Perrone). E' probabile che contestualmente si proceda alla stipula del contratto con la Garma. A spingere l'Astif a preferire l'offerta della Garma è stato prima di tutto il prezzo «alla sbarra», cioè a prodotto confezionato, offerto dalla società che fino a oggi ha garantito la distribuzione dell'Acqua Fiuggi grazie ad un accordo stipulato con Ciarrapico. Le 731 lire a bottiglia di Gardini e Malgara, infatti, sono superiori alle 700 lire offerte da Fiuggi Sviluppo e alle 698 lire di San Benedetto. Ma oltre a ciò, l'Astif avrebbe dato molto peso alle of¬ ferte affiancate al prezzo e contenute nei tre «pacchetti». Si tratta di impegni per la pubblicità e la promozione delle terme, anticipazioni di cassa all'Astif e forniture di bottiglie. Tutto nell'ordine di alcuni miliardi. Anche su questi punti l'offerta di Garma sarebbe stata superiore alle altre due. Proprio sulle bottiglie si è scatenata l'ultima battaglia, a colpi di carta bollata, tra Ciarrapico e il comune di Fiuggi. L'ex presidente della Roma, infatti, ha chiesto le royalties sulle bottiglie in cui viene commercializzata l'Acqua Fiuggi, in quanto ne possiede il brevetto. Il Comune, tramite Marinella Ambrosi che presiede la commissione consiliare per il contenzioso con Ciarrapico, aveva risposto di non avere alcuna intenzione di usarle. Ma per poter commercializzare l'acqua, a questo punto, il Comune ha bisogno delle bottiglie che non è riuscito a procurarsi in tempo. Anche in questo senso, l'offerta di Garma deve essere stata più convincente delle altre. [r. e. s.] Ivan Francesco Gardini neopresidente della Gardini srl azionista della Garma insieme a Giulio Malgara

Luoghi citati: Fiuggi, Roma