Prigionieri dell'afa

Prigionieri dell'afa Prigionieri dell'afa E' esplosa la grande estate. Il tempo è ovunque stabile e assolato e le temperature sono in aumento. L'anticiclone delle Azzorre, dopo essersi fatto desiderare per gran parte del mese scorso, si è spinto ora sull'Europa centromeridionale. Nell'area del Mediterraneo centrale poi ha trovato un valido sostegno costituito da una robusta struttura anticiclonica in quota per cui si sono determinate le premesse per un periodo di tempo stabile destinato a protrarsi quanto meno fino a giovedì. Successivamente, tra venerdì e sabato, interverrà un impulso di aria fresca e instabile. Varrà a smorzare, sia pure temporaneamente, il gran caldo, ma comporterà l'insorgenza di temporali. Il refrigerio durerà al massimo fino a sabato, poi da domenica tornerà il caldo. Oggi e domani su tutte le regioni splenderà il sol», ad eccezione delle zone alpine e prealpine dove si avranno degli annuvolamenti irregolari che nelle ore pomeridiane e serali daranno luogo a brevi piovaschi temporaleschi. Aumenteranno ulteriormente le temperature diurne e i venti manterranno deboli. Mercoledì e giovedì saranno due giornate roventi; su tutte le regioni prevarrà un sole implacabile che spingerà le temperature verso i 40° su molte località. Il caldo sarà reso più insopportabile da un incremento del tasso di umidità fino a determinare condizioni di afa. Tra il pomeriggio e la serata di giovedì, sulle regioni nord-occidentali compariranno delle striature nuvolose quale monito di un imminente deterioramento del tempo. Venerdì sono previsti annuvolamenti con associati piovaschi temporaleschi che dalle zone alpine si propagheranno verso le regioni padane. Sabato la perturbazione si allontanerà verso Levante lasciando una residua instabilità. Pertanto mentre sulle regioni settentrionali, sulla Sardegna e sulle regioni tirreniche prevarranno le schiarite, sul resto della Penisola si avrà nuvolosità irregolare. Domenica, infine, molto sole e nuovo aumento della temperatura. Marcello Loff redi no le are Il bidi no e ni no ale ono ohe nalnernre le ola Douo. di A W MARl VENTI

Luoghi citati: Azzorre, Europa, Sardegna