Capirossi magici momenti inglesi di Foto Ansa

In pole nel G. P. d'Inghilterra, Loris sogna di riagguantare Harada, leader della 250 MOTOMONDIALE In pole nel G. P. d'Inghilterra, Loris sogna di riagguantare Harada, leader della 250 Capirossi, magici momenti inglesi Cadalora beffato da Schwantz nella classe 500 Vitali, al rientro, cade ed è travolto: gamba ko DONTNGTON. Quella di Donington per Loris Capirossi è una pista magica. Qui ha conquistato il Gran Premio mondiale che nel 1990 lo proiettò verso la conquista del titolo a soli 17 anni, e qui ha coreo altre tre gare vincendone due. A Capirossi, però, è rimasto indigesto il quinto posto del '92, quello conseguito al debutto con la Honda 250 ufficiale. Loris ha una gran voglia di cancellare quella piccola delusione e oggi ha un'occasione d'oro per farlo con quella che sarebbe la sua terza vittoria stagionale. E' lui, il ventenne pilota del team Pileri, il favorito d'obbligo del G. P. di Gran Bretagna, decima gara del Mondiale. Lo è perché sta attraversando un momento di forma eccezionale, come ha dimostrato nelle conclusive prove di ieri. Capirossi ha migliorato di appena un decimo il limite conseguito venerdì, ma la sua pole position (l'35"191) è risultata inavvicinabile. Ci ha provato il francese Ruggia che, però, non è riuscito a scendere sotto 1T35"292 di venerdì. Il pilota dell'Aprilia - che proprio ieri ha rinnovato il contratto con la Casa italiana - è stato forse il più penalizzato dalla spruzzata di pioggia caduta a metà delle prove che lo ha frenato proprio nel momento dell'attacco decisivo. «Vincere sarà difficilissimo t saranno proprio i piloti delle Aprilia gli avversari più pericolosi; non so se ancora con Reggiani, come accaduto al Mugello, o se con Ruggia» ha detto Capirossi dopo le prove, felice per l'exploit realizzato e per il rendimento della sua Honda che gli ha consentito altri 4 giri sotto il limite di l'36". Loris spera di ridurre lo svantaggio da Harada, leader nel Mondiale. Il pilota giapponese della Yamaha è solo nono nelle prove (l'36"580). E' nel bel mezzo di un gruppo di inseguitori guidati dallo spagnolo Puig (terzo con l'36"075) e che comprende nell'ordine Reggiani, Bradi, Chili, Biaggi e Okada. Donington è una pista magica anche per Luca Cadalora che qui ha già vinto due volte con la 250 e che, lo scoreo anno, sempre qui ha raggiunto la matematica certezza del titolo mondiale. Su questa pista, dove 4 anni fa disputò la sua prima gara della 500, ha fatto le sue cose migliori di questa sua prima stagione nelle mezzo litro. Pole position provvisoria venerdì, Cadalora ieri è stato superato di 1"016 solo da Kevin Schwantz che di questo circuito è il primatista assoluto: sul giro, in gara e in fatto di vittorie (tre). «Venerdì mi ero detto stupito della mia prestazione; adesso sono un po' arrabbiato per avere perso la pole position, ma più di così davvero non potevo fare ha detto Cadalora -. Penso che sarà ben difficile riuscire a strappare la vittoria alla Suzuki di Schwantz, ma un posto sul podio penso proprio di poterlo prenotare». Per farlo Cadalora dovrà respingere gli assalti del pilota della Honda Michael Doohan che ieri ha realizzato il suo stesso tempo, e soprattutto lottare anche con il suo compagno di squadra della Yamaha, Wayne Rainey. Il campione del mondo ieri, però, è caduto, anche se senza conseguenze. Tornato in pista, Rainey si è dovuto accontentare dell'ottavo tempo. A terra anche Jeffries: nessun problema. Un po' in ribasso le azioni della Cagiva. Chandler e Mladin pagano ancora gli acciacchi degli ultimi infortuni: partiranno in quindicesima e trentunesina posizione. Ma per fortuna, a dare una mano alla Casa italiana, è venuto l'exploit di Cari Fogarty, pilota della Ducati nel Mondiale Superbike (dove è secondo in classifica). Qui, al debutto con la 500 Gran Premio, ha segnato un ottimo quinto tempo. Per due itabani felici, ce ne uno che soffre: è Maurizio Vitali che ieri, dopo una caduta senza conseguenze nelle prove della 125, è stato investito dal giapponese Aoki. Vitali ha riportato la frattura esposta e pluriframmentata di tibia e perone della gamba destra. Pensare che era al rientro dopo l'infortunio patito nel G. P. di Germania quando si era fratturato un braccio perché, anche in quell'occasione, investito da un altro corridore. Pole position nella 125 è il giapponese Sakata davanti al tedesco Raudies. Primo degli italiani Fausto Gresini, nono. Carlo Ganzano Paurosa caduta di Jeffries nelle prove delle 500, mentre arriva Rainey [foto ansa]

Luoghi citati: Aprilia, Germania, Gran Bretagna, Inghilterra