BONIPERTI

Il Presidente vede il Milan favorito «ma la Juve potrà dargli fastidio Il Presidente vede il Milan favorito «ma la Juve potrà dargli fastidio ROMPERTI «A Vialli serve unpo'd'egoismo» MACOLIM DAL NOSTRO INVIATO E' in gran forma Boniperti. Fisica e anche dialettica. E' salito a Macolin per capire se la nuova Juve è già sulla strada giusta. Una visita che è già diventata rito alla vigilia del debutto ufficiale bianconero. Vialli, mercato, pay tv, il calcio nella stretta dell'austerità: gli argomenti in discussione sono tanti. «Parlo adesso, così per un anno siamo a posto» premette, mentre sulle montagne si addensano nubi minacciose. Chissà se la prossima estate lo scenario sarà lo stesso: lo sponsor Danone preme per portare la squadra a Evian, se le strutture sportive saranno migliorate. Inizia una nuova avventura. Che Juve si aspetta? «E' difficile parlare con tanto anticipo, si rischia di essere poi smentiti dai fatti. C'è armonia, vedo una Juve completa, che spero sarà lasciata in pace dalla sfortuna. Siamo nel gruppo di quelle sette-otto squadre che lotteranno per lo scudetto. Se tutte manterranno fede alla attese, sarà un gran campionato». Il Milan è ancora un gradino sopra le altre? «Il Milan resta favorito anche senza gli olandesi. E' attrezzato per vincere il terzo scudetto consecutivo. Sarebbe un record? Ma i primati sono fatti proprio per essere battuti. E' una squadra affiatata, che gioca a memoria. Noi con Parma, Inter, Lazio e Samp potremo dargli fastidio». Non si gioca ancora e già ci sono sorprese e polemiche. Trap ha escluso Casiraghi dalla sua formazione ideale «Gigi non trova spazio perché ci sono altri che sanno il fatto loro, Ha soltanto 24 anni, per me un giocatore è completo a 26. Per lui abbiamo ricevuto molte richieste, ma adesso è qui con noi e sono sicuro che sarà utile». C'è grande attesa per Vialli Sarà il suo anno? Lui intanto ha detto che non vuole essere l'unico a sacrificarsi «Io spero in un Vialli grande protagonista. E se segnerà i gol che ha fallito l'anno scorso... Ha carisma, personalità, aiuta la squadra. Ma un po' di egoismo a volte serve, i solisti sono indispensabili, perché certe partite si risolvono soltanto con la gio cata di un singolo». Dopo tante battaglie, prò prio la Juve rinuncia al quarto straniero. «L'austerità non è solo una paro la di moda. Ci sono giocatori che costano decine di miliardi. Il Milan può permettersi di inserire chi vuole e continua a vincere. In altre situazioni, invece, si crea soltanto disagio. Abbiamo vinto campionati con 13 gioca tori, adesso invece ogni scelta è motivo di discussione. Cóme si può dire a Platt: oggi non giochi, senza alimentare nuove polemi che? Meglio rischiare su un italiano. Uno come Ban, invece, non crea problemi. Resterà con noi, anche perché le norme Uefa ci impediscono di prestarlo». Già si paragona Fortunato a Cabrini. Condivide? «Sì, mi sembra il Cabrini d'inizio carriera. E' scattante, potente Vedremo. Può essere utile come terzino, ma anche come centro campista. Di sicuro abbiamo risolto il problema della fascia sinistra, rinforzando la difesa» Invece in mezzo al campo non manca qualcosa? «Non mi pare. Abbiano Dino Baggio che è titolare in Nazionale, c'è Conte che he fatto progressi enormi. E Francesconi può adattarsi a tanti ruoli. Un bel complesso. Poi, ci sono altri giovani interessanti, come Del Piero. L'hanno richiesto in tanti, è un bocconcino prelibato. Questo non significa che non ci siano rimpianti per un'occasione sfumata. Ma non si può fare tutto». E Roberto Baggio? «Lasciamo che giochi nei prossimi mesi con la continuità dell'ultima parte della stagione scorsa e il Pallone d'Oro sarà suo. Ma non si diventa grandi con una finta: servono equilibrio mentale e personalità». Il turn over milanista ha contagiato anche voi. «Finiremo per giocare 9 gare al mese. Bisogna avere almeno 2022 giocatori. Se ne andranno Giacobbo, Giampaolo e Marchioro. Gli altri restano, anche Galia e Carrera. Di Canio? Buon giocatore se migliora anche lì...». Calcio e pay tv. Le piace? «Non ne sono entusiasta. Il business condiziona tutto, noi sulla vicenda ci siamo astenuti. Ma per la Federazione era indispensabile, il Totocalcio è una gniviera. Sono i piccoli club che premono perché hanno più necessità. Noi siamo tranquilli. Dal '70 in avanti i bilanci della Juve sono sempre stati sani». L'Avvocato dice che Boniperti dà il massimo quando non ha soldi da spendere. «Quando parla l'Avvocato bisogna stare attenti, per capire bene il senso delle sue parole. Da settant'anni la famiglia è vicina alla Juve. Sarà così anche in futuro e ne siamo orgogliosi». Il prossimo anno sarà particolare. A giugno '94 scade il suo mandato e molte cose potrebbero cambiare. «Per me sarà una stagione normale, come le altre». Fabio Vergnano «Baggio super con un po' più di personalità E Fortunato è come Cabrini» stidio da spendere Per il presidente Vialli, sopra, «ha carisma e aiuta la squadra»; Casiraghi, a lato, «sarà completo fra due anni ma ci è utile» Boniperti (con la Uefa) giudica la Juventus «completa e in armonia»

Luoghi citati: Lazio, Parma