il Maligno si nasconde dietro genitori severi binario supertossico

Da noi va peggio: rapporto uno a 10 da circa 50 anni AL GIORNALE // Maligno si nasconde dietro genitori severi; binario supertossico Contro le erbacce veleno tra le rotaie Poiché stimo molto la chiarezza di comportamento finora dimostrata da Raffaele Costa, attuale ministro dei Trasporti, desidero rivolgergli le seguenti domande, strettamente legate al suo ministero ma che interessano soprattutto la salute dei cittadini. «E' al corrente, signor ministro, del fatto che le Ferrovie dello Stato spargono tra i binari (in periodi stabiliti, fra cui l'attuale) un potentissimo e supertossico diserbante, che "brucia" letteralmente le erbacce fra le rotaie? «Sa inoltre che tale composto chimico è stato proibito in agricoltura, causa l'alta tossicità per l'organismo umano (in particolare verso le cellule epatiche) e che, trasportato dal vento, provoca intossicazioni per inalazione e infezioni intestinali per ingestione, oltre ai visibili danni alla vegetazione circostante?». Ringrazio per la cortese attenzione e spero in rapidi accertamenti lungo tutta la linea ferroviaria italiana, perché finora sono in possesso di documentazioni riguardanti solo il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. Paola B. Riboni Casale Monferrato Coltellate laureate Parafrasando Modugno, penso che un caso così non ritorni mai più. Mi riferisco alla lettera del signor Murtas {La Stampa del 28 luglio), nella quale egli si dichiara convinto dell'esistenza di Satana, contestando due illustri e competenti studiosi. Ma, per una coincidenza che ha veramente del diabolico, sulla Stampa dello stesso giorno, qualche pagina prima, si legge di un fatto che pare creato apposta a sostegno della tesi del prof. Carotenuto, non creduta dal lettore ma da me condivisa, per la quale il credere al Maligno è frutto di genitori troppo severi e dell'ignoranza (a cui, secondo me, si possono aggiungere crolli nervosi, come nel caso in questione). Infatti - guarda caso - la stessa madre della ragazza che l'ha accoltellata ritenendola posseduta dal demonio ha detto che «forse le abbiamo dato un'educazione troppo rigida». Come volevasi dimostrare. Riguardo poi all'ignoranza, è vero che la mancata assassina è laureata (ciò che consente al signor Murtas, pure laureato, di esonerarsi dal giudizio del prof. Carotenuto) ma penso che il lettore avrebbe dovuto capire che il professore certamente si voleva riferire non a ignoranza di nozioni e mancato possesso di titolo di studio, ma ad arretratezza culturale, che può anche convivere con una o più lauree! Lele Bonariba, Tortona I leghisti non sono dei «pianta-grane» E' opinione diffusa della gente che i leghisti siano dei «piantacasino» e basta, con opinioni razziste. Ovunque ci sono approfittatori dei comizi per fare rumore e basta e avversari pronti a cogliere situazioni apparenti per classificarci come tali. Mi chiedo anche se è modo di fare politica quello della de, che per anni ha preso la Chiesa come alleata. Io credo che la Chiesa dovrebbe stare completamente fuori dalla politica. Stefania Pilotto, Asti «Tangentopoli, giudici meglio dei linciaggi» Vedo nei giudici di Milano e in tutti quelli impegnati a combattere i corrotti di «Tangentopoli», privati o pubblici, come una squadra di pompieri che per spegnere un grande incen- dio danneggia e distrugge tanto materiale e suppellettili prima che il fuoco li avesse raggiunti o forse nemmeno mai lambiti. L'opera, l'impegno di tutti questi giudici è sotto gli occhi di tutti. Una fatica enorme, non hanno un attimo di tregua, roba da prima linea in guerra, e pei' di più non vengono riforniti di mezzi adeguati da chi di dovere. Le carceri indecenti e affollate, i processi che non si celebrano, il recupero del maltolto non può essere addebitato a loro, ma al governo e al Parlamento che non provvedono in merito. Questi ultimi, governo e Parlamento, una buona parte di quanti vi siedono dentro li attaccano continuamente demoralizzandoli, scoraggiandoli con ogni mezzo. Il ministro, invece d'incorag: giamenti e premi, gli manda gli ispettori del ministero per punirli, se non fosse stato per l'enorme solidarietà di quasi tutta l'opinione pubblica e dei mezzi d'informazione gli avrebbero tolto la possibilità di proseguire. Pensino, il ministro, il governo e il Parlamento e tutti coloro che non hanno nulla da spartire con tutti i corrotti che gli siedono accanto, che se invece dei giudici fosse il popolo a farsi giustizia non vi sarebbe qualche suicidio, ma molti omicidi e linciaggi. Giovanni Russo Pontedassio (Imperia) Palermo, la Maturità è tutta un quiz Siamo un gruppo di genitori di «maturati» del Liceo Classico «G. Garibaldi» di Palermo (IV Commissione) che ritengono impegno civile denunziare il comportamento della commissione giudicatrice presieduta da un «personaggio» cittadino che il Ministero P.I. periodicamente «ricicla» (inspiegabilmente?). La commissione, applicando una malintesa severità, ha volutamente mortificato gli alunni, i loro docenti, e u Liceo, scuola laica (forse per questo?) di tradizione ormai secolare, ignorando in sede di valutazione il curriculum scolastico e addirittura stravolgendo il giudizio di ammissione. Denunciamo una valutazione degli scritti a dir poco discutibile, una assegnazione della seconda materia fatta difformemente dallo spirito e dalla prassi delle disposizioni di legge, una conduzione dei colloqui orali tale da rendere il clima poco sereno, infiorata di domande in stile quiz televisivo e certamente non idonea ad accertare la reale preparazione nè tantomeno la maturità del candidato. Tutto ciò in presenza di un ispettore, chiamato dal membro interno, riguardo al quale è il caso di chiedersi: «Quis custodiet custodenti?». Carmela Rizzo Donato Seguono 19 firme «Camomilla per Apuzzo» Leggo su La Stampa del 16 luglio l'accalorato intervento di Stefano Apuzzo, deputato verde che, sotto il titolo redazionale «Non siamo dei violenti», se la prende con Studi cattolici per l'intervento dello psicanalista Sandro Gindro sui «vegetariani violenti», contenuto nel fascicolo che sarebbe uscito in libreria dopo qualche giorno, e del quale agenzie e giornali avevano fornito qualche anticipazione. Quanto all'articolo di Gindro ciascuno è padrone di pensarla come vuole, purché prima si informi e poi porti argomentazioni a sostegno; per cui suggerisco ad Apuzzo e a chiunque altro sia interessato al tema di leggere il testo per giungere a una critica informata. Questo consiglio, se seguito, contribuirebbe forse a rasserenare i non pochi vegetariani esagitati che in questi giorni hanno tempestato l'abitazione del professor Gindro e questa redazione con variopinte minacce di violenza fisica. C'è un altro aspetto, nella lettera di Apuzzo: egli prende l'occasione a pretesto per scagliarsi contro l'Opus Dei, in cui vede l'occulto mandante dell'articolo. Tengo a precisare che Studi cattolici non è la rivista dell'Opus Dei, né ufficiale né ufficiosa, e che accetta commissioni soltanto dalla propria redazione; la quale peraltro ringrazia l'onorevole Apuzzo per aver dato conferma sperimentale ai seri studi del professor Gindro in merito alla violenza di taluni vegetariani. Suggeriamo ad Apuzzo di prevedere nella sua dieta periodici infusi di camomilla, vegetale dai benefici effetti sedativi. Giuseppe Romano, Milano Segretario di redazione di «Studi Cattolici»

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