«Posso avere un caffè?» L'eroina era nel thermos

«Posso avere un caffè?» L'eroina era nel thermos Nella banda un camionista e un idraulico: 5 arresti «Posso avere un caffè?» L'eroina era nel thermos La droga, mezzo chilo di eroina, era divisa in cinque pacchetti. Ben nascosti. Due etti e mezzo interrati sotto un cipresso, dietro una cascina nella campagna di Cigliano. Il resto in un box della periferia torinese. Veniva fatta circolare, per essere venduta, dentro alcuni thermos con il coperchio rosso. «Posso avere un caffè ben caldo?» era la parola in codice per avere una dose. Uno di quei thermos è stato trovato e sequestrato in un nascondiglio sotto un ponte della tangenziale, a Borgaro. Cinque le persone arrestate dagli uomini della squadra mobile. Quattro sono incensurate, al di sopra di ogni sospetto. Uno fa l'autostraportatore in proprio; un altro è un idraulico. Secondo l'accusa la banda aveva cominciato a spacciare droga a Barriera Milano ma adesso controllava, dice la pohzia, «altre zone della città, con un giro mensile di circa mezzo chilo di eroina». Ciascuno aveva un preciso ruolo. A capo della banda c'era, dicono gli inquirenti, Giuseppe Giuliana, 23 anni, che ha una cascina con molta terra e animali a Cigliano. E' stato lui, il capo, l'ultimo a cadere nella trappola tesa tre mesi fa dagli agenti. Le indagini, racconta il vicequestore Salvatore Longo, sono iniziate nell'aprile scorso: «Seguivamo una traccia emersa durante un'altra inchiesta. Un tenue filo ci ha portati a Barriera di Milano, in una casa di corso Taranto 15». Lì abita Maurizio Caruso, 29 anni. Un «padroncino», sempre in giro con il suo camion a fare consegne. «Quello traffica in droga» aveva mormorato qualcuno. Caruso è stato pedinato, gli agenti hanno identificato le persone con le quali si incontrava. A fine maggio è stato fermato. Aveva più di mezzo etto di droga. Ha cercato di difendersi: «Roba mia». Il capo della mobile, Aldo Faraoni, dice che Caru¬ so è stato il primo anello della catena: «Quando lo abbiamo arrestato conoscevamo molte cose di lui, lo tenevamo oramai sotto controllo da settimane». Così, una alla volta, sono state fermate altre persone: Pietro Bertino, 29 anni, corso Casale 325; Salvatore Li Pira, 22 anni, Via Banfo 40, e Giovanni Taverna, 21 anni, via Ivrea 27. Bertino ha un box in via Luisa del Carretto: gli agenti lo avevano visto entrare ed uscire più volte, sempre frettolosamente, dal portone di quel palazzo. In quel box sono stati trovati due etti di eroina. La droga veniva nascosta dentro i thermos dal tappo rosso e portata in giro. Un altro mezzo etto è stato trovato in uno di questi contenitori termici nascosto sotto un ponte della tangenziale, appena fuori Borgaro. Quel thermos pieno di eroina ha tradito Taverna e Li Pira. [e. mas.] (Da sinistra verso destra) Giuseppe Giuliana, presunto capo della banda di spacciatori, aveva nascosto droga sotto un cipresso dietro la sua cascina Maurizio Caruso l'autotrasportatore e Salvatore Li Pira, l'idraulico finiti in manette

Luoghi citati: Borgaro, Cigliano, Milano