Biennale povera ma diva

Naziskin: i rapper nel mirino Dal 31 agosto all'11 settembre il 50° Festival del Cinema: tornano le star Biennale povera ma diva Omaggio a Scorsese, per cominciare ROMA. Oltre ai tagli per l'ospitalità (850 milioni contro il miliardo e 400 milioni dello scorso anno), la 50a Mostra del Cinema di Venezia (31 agosto-11 settembre) riduce altre spese: l'unico sponsor, l'ex ministero dello Spettacolo, ha portato la sovvenzione da 6 miliardi e 400 milioni a 5 miliardi e mezzo (di cui 90 milioni finalizzati per l'assise degli autori). Si risparmierà anche sull'addobbo del Palazzo del Cinema del Lido (solo fiori) e sulla giuria intemazionale, che passa da 11 a 9 membri. La prima esclusa è stata Barbra Streisand la cui trasferta, si dice, prevedeva un paio di accompagnatori. La giuria sarà presieduta dall'australiano Peter Weir. Ne faranno parte gli americani James Ivory ed Elliot SilverStein, Chen Kaige (suo il film premiato a Cannes «Addio mia concubina»), il brasiliano Nelson Pereira Dos Santos, lo sceneggiatore Enzo Monteleone («Mediterraneo»), il critico francese Pierre Henri Deleau. Mancano due giurati: saranno annunciati nelle prossime ore. «Nonostante questi problemi dice Gillo Pontecorvo, direttore per il secondo anno della Mostra - posso dire che al Lido ci saranno molte star: da anni né Cannes né Venezia riuscivano a radunarne tante. Il merito è anche degli autori che hanno preferito presentare qui i loro film pur avendoli già pronti per altri festival». La Mostra '93 si aprirà il 31 agosto con un omaggio a Martin Scorsese e la presentazione fuori concorso del suo ultimo film «L'età dell'innocenza» (in costume ottocentesco ed interpretato da Daniel Day Lewis, Michelle Pfeiffer e Wynona Rider). Nell'illustrare il programma (assistito dal presidente della Biennale Rondi e dal segretario generale Martelli), Pontecorvo ha più volte sottolineato che alla Mostra non ci si annoi ora: «Ci stiamo impegnando per ridare vita al Lido, in modo da riportare anche quel pubblico che si era disamorato del Festival perché non gli offriva più appuntamenti irripetibili. Ci saranno concerti con le star dei film in cartellone, come Madonna e Tina Turner. E poi ci saranno "Le notti veneziane", rassegna di grandi film-spettacolo, ma anche opere realizzate da giovani autori di sicuro avvenire». Tra gli eventi notturni figura «In the revenge of Jessie Lee» (Sulla linea di tiro) di Van Peebles, appena uscito in Usa, con Clint Eastwood agente del Secret Service impegnato nella caccia ad uno psicopatico che vuole assassinare il Presidente. «Non abbiamo tradito il cinema europeo - dice Pontecorvo -, ma bisogna riconoscere i meriti americani. E allora abbiamo cercato di garantire alla Mostra due facce: da una parte i film d'autore e dall'altra i film-spettacolo che oggi rappresentano la logica vincente. E proponiamo una quindicina di opere prime o seconde interessanti di nuovi talenti perché il nostro obiettivo resta quello di presentare il cinema del futuro». Per Gillo Pontecorvo le «assise» degli autori, che si terranno nei 12 giorni della Mostra, rappresentano il vero clou di questa edizione: i più grossi registi del cinema mondiale impegnati a trovare soluzioni per tutelare i film d'autore e aprire nuovi spazi a questo cinema che il pubblico apprezza ma non sempre ha la possibilità di vedere per via dei condizionamenti imposti dal mercato. La presidenza del segretariato generale dell'assise, che avrà come sede permanente le strutture della Biennale, è stata offerta ad Akira Kurosawa, dal quale si attende una risposta. Non si potrà vedere tutto. Le proiezioni si accavalleranno. Oltre ai 21 film in concorso e fuori concorso (Scorsese, Alien con «Manhattan Murder Mistery», De Niro con «A Bronx Tale», Olmi con «Il segreto del bosco vecchio», Spielberg di «Jurassic Park») della rassegna principale, e a quelli delle «Notti veneziane», il panorama della 50a Mostra propone mediometraggi, cortometraggi e video nell'ambito della «Finestra sulle immagini», una retrospettiva su un anno indimenticabile della storia italiana e del quale si celebra il cinquantenario (Dies Irae: il cinema del 1943), un laboratorio coordinato dal maestro Sergio Miceli dal titolo «Suono e immagini», e proiezioni speciali tra cui un omaggio a Philippe Garrel. Senza contare il «Panorama italiano», sezione già sperimentata lo scorso anno che Pontecorvo ha un po' ridimensionato, limitandola per ora a 5 titoli: «Lest» di Giulio Base, «Un marito per caso» di Lucio Gaudino, «Il condannato a nozze» di Giuseppe Piccioni, «Mille bolle blu» di Leone Pompucci, e «Bonus Malus» di Vito Zagarrio. Il direttivo della Biennale annuncerà nei prossimi giorni il vincitore del Leone d'Oro alla carriera. Il candidato dovrebbe essere Steven Spielberg ma non si è ancora certi della sua presenza. Emesto Baldo Daniel Day Lewis e Wynona Rider in «L'età dell'innocenza» che aprirà il 31. Accanto, Paolo Villaggio ne «Il segreto del bosco vecchio» di Olmi

Luoghi citati: Cannes, Manhattan, Pontecorvo, Roma, Usa, Venezia